Il campionato a dieci dal termine, tiriamo le somme
di Luca Rota

A dieci giornate (più una da recuperare per tutte tranne Spal, Bologna, Napoli e Roma) dal termine di un campionato avvincente e combattuto come non accadeva da tempo in A, iniziano a delinearsi quelle che saranno le posizioni di classifica reali


Nei primi posti risaltano le lotte “fratricide” e non, che garantiscono i pass “diretti” per la Champions . Un po’ più indietro, piccola bagarre per quel che riguarda la zona Europa League, poi un piccolo gruppetto abita quella che potremmo definire zona tranquillità ed a seguire, la sempre agguerrita lotta per non retrocedere.
 
Un pensiero a parte va alla scomparsa di Davide Astori, che non potrà più calcare i campi del nostro campionato, ma che resterà per sempre nel cuore di compagni, tifosi ed avversari, in quanto atleta ed uomo leale, meritevole di stima e di ricordo. Un minuto di silenzio prima di ogni match ha commemorato il capitano viola in tutti i campionati professionistici e non. Non si può e non si dovrebbe mai morire a 31 anni. Che riposi in pace. 
 
Ritornando al calcio giocato, oggi più che mai argomento secondario, partendo dalla parte medio-bassa della classifica, troviamo chi forse potrà dormire sonni tranquilli da qui alla fine. Si tratta di Udinese, Bologna, Fiorentina e Torino, sempre se dietro non accelereranno all’improvviso. Più su c’è l’Atalanta, intenta a raggiungere la settima piazza occupata da una Samp sempre più in crisi, col Milan sesto, e sempre più deciso a riprendere quelle davanti.
 
La vera bagarre però la troviamo in basso, e vede coinvolti diversi team, che vanno dai 22 punti del Verona (penultimo) ai 30 del Genoa (quattordicesimo). Sul terzultimo gradino siedono appaiate Spal, Sassuolo e Crotone (24), un punto più su troviamo il Chievo (25), staccato a sua volta di un punto dal Cagliari (26). Sarà una salvezza da conquistare con i denti.
 
Unico verdetto quasi certo, è il ritorno in B del Benevento, sempre più ultimo con soli 10 punti. 
 
Per lo scudetto è lotta a due tra il Napoli (secondo con 70 punti) e la Juve (prima con 71 più una gara da recuperare), mentre per le due restanti poltrone riguardanti l’Europa “dei grandi”, Roma (56), Lazio (53) ed Inter (52 e in attesa di recuperare il derby) si daranno battaglia fino all’ultima giornata, nell’attesa di vedere se anche il Milan (47, ma ovviamente col derby da recuperare) avrà la forza di rifarsi sotto. 
 
Curiosità: il Sassuolo, usuale macchina da gol dei precedenti campionati, perso Di Francesco ha messo a segno la misera cifra di 16 reti in fino ad oggi. Due in meno del fanalino di coda Benevento. 
 
Va forte invece la Lazio, la cui rosa ha messo sinora a referto ben 66 marcature, mentre per quel che riguarda la difesa, spicca tra le piccole il Genoa, che ha incassato soltanto 27 reti. La difesa meno battuta è quella juventina (sole 15 reti subite), coi bianconeri che vantano anche il secondo miglior attacco subito dietro ai biancocelesti (65 reti). 
 
Tra i marcatori, primeggia Immobile, autore di 24 reti, seguito da Icardi (18), Dybala, Mertens e dall’intramontabile Fabio Quagliarella, appaiati a quota 17 reti. 
 
A meno dieci giornate dal termine dunque, si iniziano a tirare le somme, e ciò che si delinea è l’immagine di un campionato avvincente, dove nessun match risulta scontato. L’unica cosa veramente certa, è che ci sarà da lottare fino alla fine per sapere chi andrà in Champions, chi in Europa League e chi lascerà il massimo campionato. Una serie A combattuta ed avvincente come non accadeva da tempo.
 
Non ci resta che seguirla, e godercela tutta fino alla fine, rispettando il ricordo di chi non c’è più, ma che resta nei cuori di tutti gli appassionati. Ancora ciao Davide, e che la terra ti sia lieve.  
 
 
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