Corvidi e cornacchie
di Aldo Pasquazzo

Nelle campagne di Storo torna l'invasione di corvidi e cornacchie. Dalla cooperativa Agri 90' arriva la richiesta di interventi per arginare i danni alle coltivazioni


Nelle campagne del circondario di Storo corvidi e cornacchie abbondano da tempo. Da Ca Rossa ai Grilli (zona stadio) la presenza di questi volatili è una realtà quotidiana. Tale invasione è stata segnalata ad agenti forestali e guardacaccia della zona, come alla stessa associazione. “Sembra impossibile, ma gli stormi ci stanno invadendo e creando problemi” dicono i Giacomolli, che si recano nei campi tutti i giorni. 
 
Nel 2017 nelle campagne di Storo si sono riscontrati danni notevoli a causa della presenza di avifauna. Ora lo stato maggiore di Agri 90', polso e pancia dei contadini di valle, si è rivolto all'assessore provinciale Michele Dallapiccola affinché trovi delle soluzioni, magari richiedendo ancora una volta l'intervento degli stessi cacciatori oppure il ricorso all'uso di trappole Larsen. 
 
“Questi danni – avverte il direttore della coop di Cà Rossa Arturo Donati – hanno riguardato a macchia d'olio l'intera superficie e in maniera un po' minore le colture di piccoli frutti. In alcune aree si è dovuti intervenire anche con risemine, con aggravio dei costi di produzione a ridosso delle stesse aziende”.
 
Gli fa eco il presidente della medesima coop, Vigilio Giovanelli. “Le lamentele sono ripetute. Dal mondo contadino arrivano quotidiane preoccupazioni che noi puntualmente facciamo pervenire a forestali e guardacaccia. Della questione abbiamo informato anche il consigliere provinciale Mario Tonina, che nel mondo contadino continua ad essere un interlocutore che sa ascoltare e dare sempre una buona mano. Il politico di Comano, con il collega Nerio Giovanazzi, si sta inoltre adoperando per la questione cinghiali.
 
“Nello scorso anno – aggiunge Giovanelli - nella  nostra zona, a causa di ulteriori aggravi burocratici, non si è potuto usufruire del consueto controllo dei corvidi. Tale lavoro, se demandato  ai cacciatori,  di  sicuro potrebbe portare a delle soluzioni”.
 
Nello scritto Giovanelli e Donati invocano senza mezzi termini “il ritorno ad una procedura snella ed efficace che già per il passato aveva garantito risultati immediati ed enorme soddisfazione per il mondo contadino”. 
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