Ponti trentini... o giù di lì
di red.

Gentile direttore, dopo quasi tre mesi finalmente l’Assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi ha risposto alle interrogazioni sui Ponti sul Sarca e del Caffaro, anche se ad essere sinceri ci si aspettava qualche cosa di più


Gentile direttore,

dopo quasi 3 mesi finalmente l’Assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi ha risposto alle interrogazioni sui Ponti sul Sarca e del Caffaro, anche se ad essere sinceri ci si aspettava qualche cosa di più.

In merito al Ponte sul Sarca, ceduto lo scorso 9 agosto, viene confermato il fatto che i lavori dovrebbe iniziare a breve e terminare entro 45 giorni, salvo le condizioni “alibi-meteo” lo permettano; è stata smentita la demolizione della struttura, mentre alcuni documenti importanti verranno resi disponibili solo dopo la firma del contratto dell’ATI (fattore che purtroppo non permetterà di capire come si siano potuti spendere ben 300 mila € per la viabilità alternativa, intervento che rientrerebbe fra quelli in Somma Urgenza ex. art. 53, L.P: 26/93, altro fattore curioso visto che era già presente una benché minima viabilità alternativa ovvero quella che passa dall’interno del Comune di Strembo).

Interessante invece questa novità: un gruppo di specialisti dell’Università di Trento starebbe indagando sulla corrosione dei tre tiranti di agganciamento del Ponte sul Sarca.

Per quanto concerne invece il nuovo Ponte Caffaro di interessante c’è solo la conferma che il Comune di Storo non ha segnalato nulla alla Provincia autonoma di Trento in merito alle criticità dell’opera in questione; l’Ass. Gilmozzi, però, chiude il tutto dicendo che né il finanziamento né il progetto sono stati curati dal suo Assessorato.

Risposta quindi non data: come si spiega il finanziamento concesso e non smentito dalla Provincia automa di Trento al Comune di Bagolino nel 2012? Si spieghi ai cittadini chi gestisce quest’opera e le cause di questo “pasticcio inconcepibile”; magari gli esperti dell’Università sopracitati potrebbero fare un salto anche in tale zona, l’unico collegamento fra la Val Sabbia e le Valli Giudicarie. 

Grazia Castellini
Coordinatrice territoriale di AGIRE per il Trentino – Valli Giudicarie
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