Ancora rapine
di val.

Per la seconda volta prese di mira le Poste di Anfo. Venerdì scorso è toccato alla farmacia di Ponte Caffaro


Non c’è pace intorno al lago d’Idro, che ultimamente sembra essere diventato teatro di scorrazzamenti armati.
Ieri mattina, alla stesa ora e con le medesime modalità rispetto a quanto era accaduto solo un paio di settimane fa, un uomo col volto travisato è entrato pistola alla mano negli uffici delle Poste di Anfo.

Questa volta il rapinatore ha però dovuto andarsene con le pive nel sacco, non senza aver prima imprecato perché in cassa non c’era nulla, sembra in dialetto locale, ed aver esploso un colpo d’arma da fuoco, risultata poi essere caricata a salve.
Di “tentata rapina” si tratta, venendo meno il bottino.

Venerdì scorso la stessa modalità di “attacco” l’ha subita la farmacia di Ponte Caffaro.
Anche qui, infatti, un rapinatore solitario è entrato, ha appoggiato uno zainetto sul bancone sotto il quale spuntava la canna di una pistola e ha chiesto alla farmacista il denaro in cassa, prima di dileguarsi a piedi.

Non si sa se fra tutti questi episodi c’è un collegamento: le due rapine in posta ad Anfo, quella al Bounty di Idro e alla farmacia di Caffaro.
Certo ce n’è da rendere inquieti i cittadini attorno al lago e non è da escludere che si tratti di qualcuno che abita in zona, con poca esperienza ed un gran bisogno di soldi.

Indagano i carabinieri.


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