«Cuori puri», Roberto De Paolis incontra il pubblico
di Redazione

Il regista, al suo primo lungometraggio, sarà al Cinema di Vestone questo giovedì, 22 febbraio, per incontrare gli spettatori


«Per scrivere il film ho condotto una ricerca sul campo, attraversando la periferia dei centri accoglienza e dei campi rom per poi entrare nelle chiese e documentarmi sulla realtà contemporanea delle comunità cristiane. La scrittura della sceneggiatura è ben presto diventata "esperienza" e le riunioni in ufficio si sono trasformate in viaggi nelle vite di persone che sono poi diventate i nostri protagonisti. Per comprenderli davvero, per poterne scrivere, ho scelto di lasciarmi contaminare, di provare a vivere la loro vita, senza giudizio». 
 
Così scrive Roberto De Paolis, regista di «Cuori puri».  Nato a Roma nel 1980, De Paolis studia cinema alla London International Film School in Inghilterra e poi, tornato a Roma, studia recitazione per due anni con la coach argentina Beatrice Bracco. Nel 2003 inizia a lavorare come fotografo; i suoi lavori vengono esposti in gallerie d’arte e musei in tutta Europa.

Tra il 2009 e il 2010 realizza due cortometraggi, “Bassa Marea” e “Alice”, che vengono entrambi presentati alla Mostra del Cinema di Venezia.  Dal 2009 collabora come video - artist per la piattaforma inglese Nowness.com: tra gli altri intervista Bernardo Bertolucci, Francis Ford Coppola, Wim Wenders, David Cronenberg, Paul Haggis e Michael Fassbender. 
 
«Cuori puri», il suo primo lungometraggio, sa esplorare in maniera raffinatissima le zone d'ombra dell'adolescenza, scandagliando in profondità tutte le contraddizioni di quella parte di società intrappolata dall'ambiente in cui si trova a vivere.
 
Le tematiche toccate sono tante e nessuna è trattata in maniera banale o superficiale: si va dalla religiosità all'integrazione, dal razzismo alla voglia di rivalsa.
 
«I cuori puri del film, Stefano e Agnese, sono cuori fermi, incapaci di tendere al mistero e al rischio dell’alterità. Sono cuori perfetti, rinchiusi in una campana di vetro. La necessità di rompere questa prigione, di sporcarsi, di evadere da sé li porta a cercare un punto d’incontro. Amarsi, confrontarsi significa riconoscersi impuri», scrive nelle note di regia De Paolis.
 
L’appuntamento per incontrare il regista è per questo giovedì, 22 febbraio, alle ore 20.30 presso il Cinema di Vestone.
 
 
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