A giorni alterni
di Luca Rota

Esistono nella vita di ognuno di noi dei valori fondanti, ai quali mai dovremmo sottrarci. Non si è fedeli un mese si e un mese no, non si è credenti a semestri e non si é onesti a giorni alterni, così come non si è solidali solo d’estate invece che d’inverno. O lo siamo sempre o non lo siamo mai


Antifascisti lo dovremmo essere per Costituzione, anche se da sempre i governi si servono di metodi richiamanti al ventennio, per “tenere buoni” quelli che non la pensano come loro. Perché il fascismo non è mai stata un’ideologia, ma un modo di essere, di (non) pensare e di vivere, un enorme frullato di intolleranza, arroganza, prepotenza, vigliaccheria e molta, ma molta ignoranza.

La recente scelta del ministro degli Interni di vietare la manifestazione antifascista a Macerata (poi revocata all’ultimo), accolta senza batter ciglio dalle varie sigle (Anpi, Libera, Cgil e Arci) ed unita all’incalzante sempre più vergognosa presa di posizione in merito, di fazioni quali Casapound o Forza Nuova, descrive tristemente il tempo in cui viviamo. I neo fascisti ritornano più beceri e ignoranti che mai, gli antifascisti operano, ma a giorni alterni.

Dopo la Bossi-Fini, le nostalgie per l’età littoria (impunite e troppo tollerate), i Cie, i Cara e gli “accordi” con la Libia, ci manca soltanto ripristinare il coprifuoco, l’olio di ricino e la naia, con l’ambizione magari nel tempo libero, di provare a spezzare le reni alla Grecia.

Tanto lo squadrismo non è mai morto, né mai è stato veramente condannato da chi di dovere; e di giornate della Memoria è inutile ripeterne annualmente, se poi si ha come unica volontà quella di vedere i barconi affondati e gli immigrati bruciati vivi.

Perché se viviamo un periodo di crisi profonda è colpa di questa gente, equivalente all’uno per cento della nostra popolazione, che ci invade, ci ruba il lavoro e ci porta in casa criminalità e malaffare. Vero? Ah (poveri) noi!

L’importante però è continuare ad essere dei buoni cattolici, osservanti delle leggi divine che ci suggeriscono di amare il prossimo, senza distinzioni di razza. Un po’ come succedeva “quando c’era lvi”: fascisti, ma cattolici. Solo che a meno di non aver frainteso il messaggio delle sacre scritture, se buoni cattolici, si sarà per forza di cose anche antirazzisti e solidali. A giorni alterni però.
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