Territori di caccia per umani predatori
di val.

Un rapinatore solitario quello che ieri verso le 12:30 è entrato nell’ufficio postale di Anfo, spianando quella che pareva essere una pistola. Ma come mai Anfo e anche Idro ultimamente appaiono territori di caccia di umani predatori?



Una rapina fulminea, che ha frittato sembra circa mille euro, al termine della quale l’uomo, col volto travisato, si è dato alla fuga a piedi facendo perdere le proprie tracce.
Il tutto prima che i carabinieri di stanza a Idro riuscissero ad intervenire.

E così fanno due rapine in zona in pochi giorni.
L’altra alla fine di gennaio, quando il malfattore si è presentato all’ora di chiusura alla gelateria Bounty a Lemprato di Idro, con quella che poi è risultata essere una scacciacani, portandosi via le borsette delle due bariste e fuggendo a piedi.

Un insolita sequenza di reati preoccupanti, che a Idro si affianca ad una lunga serie di furti, molti tentati e pochi andati a segno per la verità, che sta preoccupando non poco la popolazione.
Questo, per altro, mentre nel resto della Valle Sabbia i furti in appartamento sembrerebbero in netto calo.

Le cause di questa disparità di “trattamento”
potrebbero essere almeno un paio.
Potrebbe trattarsi come in passato di una strategia ben precisa, coi ladri che prima “sfruttano” un’area per poi passare ad altre zone, quando la morsa delle forze dell’ordine e l’attenzione da parte degli abitanti si fanno più pressanti.

Oppure potrebbe essere una questione “strutturale” che rende più sicure le scorribande dei malintenzionati.
Balza all’occhio, infatti, il fatto che Idro ed Anfo siano anche gli unici Comuni del fondovalle valsabbino a non essersi dotati di un impianto di videosorveglianza.

Sono ormai noti i casi in cui nel resto della Valle, carabinieri e agenti delle Locale, hanno risolto episodi legati alla criminalità analizzando gli spostamenti di persone e auto sospette.
Cosa che ancora non è possibile ad Anfo e Idro, dove l’unica videosorveglianza presente è quella privata, che spesso risulta inadeguata ad un uso “pubblico”, per la risoluzione scadente delle immagini o per come sono direzionate le telecamere.

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