«E' stato interrotto il deflusso vitale?»
di val.

Amici della Terra e a2a ai ferri corti dopo i lavori all'incile per la posa di un sifone, che serve per portare gli scarichi fognari da Lemprato alla Pieve



«Il sifone è stato realizzato garantendo il deflusso delle acque verso valle mediante tre tubazioni DN1200 poste sotto la tura».

La spiegazione dell’ad di a2a Ciclo Idrico Tullio Montagnoli non ha convinto gli Amici della Terra Lago d’Idro e Valle Sabbia che, per voce del loro presidente Gianluca Bordiga, chiedono maggiori spiegazioni.

I lavori fanno parte della ben più complessa operazione che ha portato al collettamento dei reflui per l’intera Valle Sabbia.
Quel sifone inizialmente avrebbe dovuto essere interrato nell’alveo del Chiese in uscita dal lago d’Idro per un metro, poi invece è stato posizionato a -3,5 in seguito ad una richiesta di Infrastrutture Lombarde che non voleva interferenze con le nuove opere di regolazione che intende realizzare.

I lavori, ora conclusi, sono andati avanti più del previsto e gli Amici della Terra sono convinti che sia stato interrotto il deflusso minimo vitale, vogliono sapere per quanti giorni.

Non solo. In una nota, chiedono di conoscere anche le autorizzazioni per la modifica dei lavori e per la realizzazione della tura e se queste opere sono state realizzate in concerto col gestore del lago.

«Ancora una volta si ripresenta una situazione di assenza del necessario rispetto delle peculiarità dell’ambiente dal Lago D’Idro e del suo emissario – scrive Bordiga -. Un fatto grave: tutti coloro che sono preposti alla vigilanza, per compiti istituzionali o per impegni assunti in forma di volontariato, non possono sottovalutarlo».

.la foto è di Simonetta Lombardi

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