Il centro diurno «chiama»
Emergenza al centro diurno di Barghe per un urgente bisogno di volontari per coprire il servizio trasporti in pulmino, sia in andata che al ritorno, dei disabili da casa al centro e viceversa.

Emergenza al centro diurno di Barghe per un urgente bisogno di volontari per coprire il servizio trasporti. Il centro gode di tanta solidarietà che lo aiuta a sopravvivere, «Ma oggi quel che più serve - spiega Angela Ferrandi, la coordinatrice - è un po’ del tempo libero messoci a disposizione da nuovi volontari per il trasporto in pulmino, sia in andata che al ritorno, dei disabili da casa al centro e viceversa».


La struttura di Barghe accoglie oggi 25 ragazzi disabili dai 18 anni in su, e li impegna in tutta una serie di attività che vanno dalla musicoterapia all’attività motoria in piscina, dal giornalino a "video B", dallo yoga agli atelier, dalla stimolazione sensoriale al laboratorio socio-affettivo, dall’orticoltura alla squadra di calcio dei Falchetti, dall’esecuzione di attività domestiche ad attività individualizzate sul singolo soggetto, e a svariati altri laboratori.

Il centro, coordinato dalla Ferrandi, offre educatori professionali, socio-assistenziali ed Asa; però non dispone a sufficienza di volontari che, assieme agli autisti, accompagnino i ragazzi disabili sui quattro pullmini che da Bagolino a Roè Volciano percorrono la valle al mattino per raccogliere i ragazzi, e per riportarli a casa: «Per ora ci siamo arrangiati - continua Ferrandi - col personale di cui disponiamo, ma con non pochi disagi».
Serve qualcuno che, a turno, sia disposto ad effettuare i trasporti: «Per noi - chiude l’accorato appello - trovare in fretta maggiore disponibilità è molto importante».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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