L'Asst risponde
di Peter Assembergs

Egregio Direttore, in riferimento alla lettera del Sig. Corrado Usardi pubblicata sul suo giornale le chiedo uno spazio per poter offrire una risposta allo scrivente ed a tutti i suoi lettori



Innanzitutto voglio esprimere il mio dispiacere per la lunga attesa della figlia presso il Pronto Soccorso di Gavardo, verificatosi il pomeriggio di sabato 27 gennaio.

È importante sottolineare che il Pronto Soccorso è un Servizio dedicato alle persone che presentano situazioni di urgenza/emergenza (codici rosso e giallo) alle quali viene sempre riservata una presa in carico in tempi rapidi. La stessa rapida presa in carico viene assicurata anche ai pazienti fragili che necessitano di assistenza immediata. Gli altri codice colore (verde e bianco) vengono trattati appena possibile.

Il giorno 27 gennaio i professionisti del Pronto Soccorso di Gavardo hanno dovuto trattare, in contemporanea, numerosissimi codici gialli e verdi argento che impongono un trattamento con priorità, Tra questi vi erano molti anziani che presentavano importanti copatologie che richiedono un elevato livello assistenziale (codice argento).

Nessun medico e nessun ambulatorio è stato chiuso fra le 18 e le 19. I due medici in servizio, supportati anche dalla Responsabile che ha gestito l’Osservazione Breve Intensiva, hanno lavorato oltre l’orario prolungando di circa 1 ora e 45 minuti la fine del turno (prevista per le ore 20,00).

Non si è quindi verificata nessuna interruzione dell’attività clinica.

Desidero inoltre sottolineare anche il particolare impegno del personale infermieristico, soprattutto quello dedicato alla fase di accoglienza, che ha continuato a verificare le condizioni dei pazienti in sala attesa per potere intercettare improvvisi aggravamenti clinici.

Come risulta dal verbale di Pronto Soccorso, consegnato al momento della dimissione, la figlia del Sig. Usardi è stata accolta al triage e le è stato assegnato un codice colore verde, congruo con la sintomatologia riportata, ed è stata più volte rivalutata.

Durante la visita il medico ha ritenuto che la radiografia, vista la situazione clinica della paziente, potesse essere rinviata di qualche ora ed è quindi stata eseguita il giorno successivo. Voglio chiarire che, se ci fosse stata la necessità di eseguirla immediatamente, il personale della Radiologia sarebbe stato richiamato in servizio in regime di reperibilità per poter effettuare l’esame.

La ringrazio per l’attenzione.

Dott. Peter Assembergs
Direttore Generale ASST Garda

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Pacata la richiesta, doverosa e mi pare completa la risposta.
Ringrazio per questo il lettore Usardi ed il direttore Assembergs.
Ubaldo Vallini


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