Una bicicletta per Faustino
di Redazione

Con l’inizio della seconda guerra mondiale furono messe in atto delle misure per adeguare l’economia nazionale alle nuove esigenze belliche, una fra tante il controllo della produzione di gomma. A un tale Faustino di Muscoline servivano dei pneumatici da bicicletta…


Riportiamo una sintesi dell’articolo ”La bicicletta, quando le autorità e i medici erano contrari – Parte terza” di Chiara Benedetti, bibliotecaria degli Spedali Civili di Brescia. L’articolo è riportato nella rivista dell’Asst degli Spedali Civili di Brescia “Civile salute”(anno 20, n°169).

 
Tra i documenti riportati nell’articolo spicca un modulo di richiesta per il rilascio di un buono acquisto per pneumatici da biciclette - indirizzato alla Camera di Commercio e Industria di Brescia – compilato da tale “Ferrari Faustino fu Felice”, nato il 12 agosto 1906 a Castrezzone e residente a Muscoline.
 
Il richiedente era un elettricista e la bicicletta gli sarebbe servita per percorrere i 26 km che lo separavano dall’Ospedale Civile di Brescia, dove lavorava. 
 
L’inizio del secondo conflitto mondiale costrinse all’adozione di determinate misure di politica economica per adeguare il sistema economico nazionale alle esigenze derivanti dalla partecipazione dell’Italia al conflitto. Tra queste misure, che miravano a garantire un adeguato livello di rifornimento di materiale bellico e al contempo un livello produttivo di beni di consumo che assicurasse l’approvvigionamento della popolazione, rientrava anche la produzione di gomma. 
 
Vista la necessità di disciplinare l’approvvigionamento e la distribuzione al consumo delle biciclette, dei pneumatici e degli articoli tecnici di gomma occorrenti alla popolazione civile, venne costituito un apposito Ufficio. Esso aveva il compito di distribuire queste risorse tenendo conto delle necessità belliche, di accertare il fabbisogno di tali prodotti, di formulare le conseguenti richieste agli Uffici centrali della produzione e di predisporre i piani di ripartizione dei prodotti. 

I buoni d’acquisto per biciclette, pneumatici e articoli di gomma venivano rilasciati esclusivamente a chi dimostrava di averne assoluta e urgente necessità, a chi prestava servizio presso aziende di importanza bellica e a chi si era dimostrato meritevole per l’intenso lavoro svolto.

Le condizioni di assegnazione dei buoni d’acquisto erano ben precise: il richiedente doveva avere assoluto bisogno di utilizzare la bicicletta per recarsi sul luogo di lavoro (non doveva esserci la possibilità di raggiungerlo con i mezzi pubblici e la distanza tra abitazione e posto di lavoro doveva essere di almeno 5 km), per esercitare la professione (medici, levatrici, parroci e chiunque dovesse svolgere inderogabilmente la propria attività al di fuori dei centri urbani) e in caso di particolari invalidità. Inoltre, nessuno nella famiglia del richiedente doveva possedere una bicicletta. 
 
Nella foto, di “Civile salute”, il buono d’acquisto compilato dal muscolinese Faustino Ferrari
 
 
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