Sacerdoti, giovani, poveri: le priorità di monsignor Tremolada
di Cesare Fumana

Nella festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il vescovo di Brescia ha incontrato gli operatori della comunicazione bresciani e ha tracciato il percorso per conoscere le realtà della diocesi


«Aiutare a capire ciò che accade
, valutandolo e raccontandolo onestamente, per far comprendere ai lettori quanto succede». È questa la missione del giornalista secondo il vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, da pochi mesi sulla cattedra dei Santi Faustino e Giovita.

Questo mercoledì, nella ricorrenza di San Francesco di Sales, il vescovo, come da tradizione, ha incontrato gli operatori della comunicazione della diocesi. C’era interesse per questo primo incontro, a pochi mesi dal suo arrivo a Brescia.

Dopo la Messa
, dove nell'omelia si è soffermato sulla figura di San Francesco di Sales, si è tenuto un incontro promosso insieme all'Ordine dei giornalisti della Lombardia sul tema: “Il diritto ad essere informati. I media tra disintermediazione e la sfida per una comunicazione a servizio della verità”.

A introdurre l’incontro, don Adriano Bianchi, direttore della “Voce del Popolo” e dell’Ufficio delle Comunicazioni sociali della diocesi. In veste di relatore è intervenuto Alessandro Galimberti, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, che ha centrato il suo intervento sul ruolo della rete nella comunicazione, della problematica delle fake news che dilagano sui social network e  del ruolo degli Internet Service provider e del loro modello di business.

«Internet da medium è diventato un totem – ha evidenziato Galimberti –: ci avevano detto che con la diffusione della rete sarebbe cresciuta la libertà e la democrazia agevolando le relazioni, mentre invece stiamo creando una società sempre più sola, più arrabbiata e su internet fanno buon gioco le fake news e gli hater. Tutto questo meccanismo è stato voluto dai grandi monopolisti della rete perché ciò fa parte del loro modello di business.

A pagarne le spese il settore dell’editoria, che si trova con i contenuti continuamente derubati, in barba al diritto d’autore. Una possibile via d’uscita per il presidente sarebbe quella per gli editori di farsi pagare i contenuti pubblicati a questi grandi monopolisti, così come hanno fatto le case discografiche.

Alla tavola rotonda hanno partecipato anche i direttori delle principali testate bresciane.

Nella conferenza stampa che è seguita, il vescovo ha ribadito le tre priorità del suo mandato già espresse al momento del suo insediamento: i sacerdoti, i giovani, i poveri.

In questi mesi
mons. Tremolada ha cominciato a fare visita alle diverse zone della diocesi (32) e alle parrocchie, incontrando i sacerdoti prima e tutti insieme poi singolarmente per conoscere le diverse realtà della chiesa bresciana. Ha anche ribadito la sua intenzione di effettuare nei prossimi anni una vera e propria visita pastorale.

L'altra priorità è quella dei giovani, anche in vista del Sinodo ad essi dedicato in programma ottobre.
«Seguendo le indicazioni di Papa Francesco - ha detto -, stiamo facendo un'operazione di ascolto dei giovani per conoscere le loro esigenze e ciò che si aspettano dalla Chiesa. Dopo questo Sinodo si potrà impostare un’azione pastorale per rendere più partecipi i giovani nella nostra Chiesa».

Per quanto riguarda i poveri, il vescovo si è rimasto favorevolmente sorpreso della buona organizzazione delle iniziative caritative della diocesi, in particolare della Caritas, della San Vincenzo e dalla congrega della Carità Apostolica, e di altre realtà più piccole che si prendono cura dei più deboli e delle diverse forme di disagio sociale. Per lui bisognerà proseguire su questa strada.

Infine sul tema dell’accoglienza degli immigrati ha lanciato un appello alla politica perché compia delle scelte equilibrate, per una accoglienza regolata, in grado di coniugare ospitalità e sicurezza, e che dia certezze in un percorso di inclusione delle persone straniere nella nostra società.

In foto:
. Alessandro Galimberti, mons. Pierantonio Tremolada, don Adriano Bianchi
. mons. Tremolada durante l'omelia


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