Gavardo, il nuovo depuratore si farà
di Federica Ciampone

Procede l’iter burocratico relativo al progetto di realizzazione del nuovo impianto di depurazione, che andrà a sostituire i due attuali – e ormai inidonei – impianti di Gavardo e Villanuova. Un investimento di quasi 20 milioni di euro


Della realizzazione del nuovo collettore a Gavardo si parla ormai da diverso tempo, complici l’inadeguatezza degli attuali impianti di Gavardo e Villanuova e la procedura d’infrazione dell’Unione Europea che su di essi pende dal 2014.
 
Il progetto definitivo non è ancora stato approvato, ma le pratiche burocratiche procedono spedite: il Comune di Gavardo ha pubblicato due giorni fa il documento riguardante l’avvio del procedimento relativo all’approvazione della variante al Pgt vigente.

Sembra che l’opera promossa da A2A non avrà bisogno della Valutazione Ambientale Strategica (Vas), mentre potrebbe essere richiesta la Valutazione d’Impatto Ambientale (Via).
 
L'investimento è di quasi 20 milioni di euro: più di 12 milioni per il depuratore, cui si aggiungono 5 milioni per la dismissione dell'impianto di Villanuova e quasi 3 milioni per vari altri interventi.
 
Il nuovo impianto di depurazione – ampliato e potenziato rispetto a quello attualmente esistente - dovrebbe essere realizzato lungo il fiume Chiese in località “Vallone”, vicino alla centralina idroelettrica. Esso lavorerà per i territori di Gavardo, Villanuova, Vallio Terme e per la frazione di San Quirico a Muscoline, confinante con Soprazocco. 
 
La data di inizio dei lavori non si sa ancora; secondo il Piano d’ambito provinciale la partenza era programmata già nella prossima primavera, con una conclusione dei lavori stimata entro la fine del 2020, ma l'approvazione del progetto definitivo non è ancora avvenuta e non si esclude qualche ritardo.

In foto la centralina idroelettrica del Mulino, non lontano dalla quale dovrebbe sorgere il nuovo impianto di depurazione
 
 
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