Leali Steel, il materiale a Bredina
di Fabio Borghese

È stata aggiudicata dall’azienda siderurgica di Odolo l’asta per un lotto unico di blumi, pronto, seconda scelta e venduto dell'ex Leali Steel


Un altro passo verso la chiusura delle complicate vicende legate al fallimento dell'ex Leali Steel. Nei giorni scorsi, presso lo studio del notaio Guglielmo Reina, si è tenuta infatti l'asta per aggiudicarsi il materiale dell'azienda siderurgica ancora stoccato nel sito di Odolo, che era stato messo in Vendita dai curatori fallimentari dell'azienda Pasquale Mazza e Mariano Zanolli.

Due le aziende che hanno presentato delle offerte: la Bvs srl di Borgo Valsugana (Tn), controllata da Acciaierie Venete e attuale affittuario degli asset della società arrivata al capolinea, e la Bredina srl con il legale rappresentante Nicola Pasini.

All'offerta di 3 milioni di euro di Bvs, quale base di partenza, Bredina ha risposto con 3,2 milioni di euro. Proprio da questa cifra è partita la gara al rialzo, conclusa con la vittoria dell'azienda di Pasini con una proposta di 3,4 mln di euro. L'aggiudicazione è provvisoria in attesa che vengano rispettati tutti i requisiti necessari previsti dal bando.

La cifra è comunque di quasi un milione di euro superiore rispetto alla stima realizzata dai consulenti degli organi procedurali: aveva giudicato il valore di poco superiore ai 2,524 mln di euro.

È della scorsa settimana invece il nuovo ricorso in Tribunale a Trento di Mosteel srl sull'assegnazione degli asset della Leali Steel alla newco Bsv srl di Borgo Valsugana (Tn) controllata da Acciaierie Venete.

L'azienda romana si è rivolta in appello impugnando la sentenza di rigetto di primo grado. Per il verdetto definitivo, come spiegato da Siderweb, si dovranno aspettare almeno due settimane. Al centro della vicenda ancora i siti di Borgo Valsugana (106 addetti) e Odolo (132 lavoratori): in entrambi è tuttora in essere il contratto di solidarietà
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