Ritrovato il corpo di Pietro Giordani
di Redazione

È stato ripescato ieri mattina, martedì, nelle acque del porto di Tignale il corpo senza vita del 33enne di Gargnano scomparso da casa prima di Natale. Ritrovata anche la Panda rossa su cui viaggiava
Aggiornamento ore 15



Il cadavere del giovane di Gargnano è stato ritrovato ieri, martedì 9 gennaio, a più di 50 metri di profondità nelle acque del porto di Tignale, a tre metri di distanza dalla sua Panda rossa. 
 
La dinamica dell’accaduto è ancora poco chiara, ma c’è la possibilità che Pietro sia precipitato nello strapiombo – e poi nel lago – dopo essere andato fuori strada prima di affrontare un tratto in curva privo di parapetto.
 
Le ricerche di Vigili del fuoco, Volontari del Garda, Carabinieri, Soccorso alpino, Protezione civile, amici e conoscenti si erano concentrate inizialmente nei boschi che Pietro amava frequentare, spostandosi successivamente nel lago e nel torrente Piovere, spingendosi fino alla Valvestino e al lago d’Idro. 
 
Le indagini sono state circoscritte alla zona dell'alto Garda da lunedì pomeriggio, quando un vicino di casa del giovane ha notato, tra terra smossa, rami spezzati e filo spinato reciso, alcuni pezzi di plastica rossa a lato della carreggiata della strada che dalla Gardesana sale a Tignale.
 
Allertati dall’uomo, sono giunti sul posto i Carabinieri di Gargnano e l’unità Speleo – alpino – fluviale (Saf) dei Vigili del fuoco. Questi ultimi, calandosi nello strapiombo, hanno individuato alcuni frammenti dell’auto rossa e sono dunque scesi a ispezionare il lago sottostante con la motovedetta della Guardia Costiera.
 
Il corpo senza vita del giovane è stato ripescato, portato a riva e identificato dai familiari nel pomeriggio di ieri; al momento è in attesa dell’autopsia all’ospedale di Gavardo. Oggi, mercoledì, pompieri e Volontari del Garda cercheranno di riportare in superficie anche l’auto. 
 
 
Aggiornamento ore 15.

È stata recuperata questa mattina da parte dei Vigili del fuoco e dei Volontari del Garda la Panda rossa di Pietro Giordani.

Anche l’analisi della vettura potrà dare una risposta sulle cause della morte del giovane: visto lo stato in cui è ridotta, sembra confermata l’ipotesi dell’uscita di strada e la caduta nel canalone sottostante.
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