Il comitato chiede di fissare la consultazione
di Comitato Referendario Acqua Pubblica

A seguito del pronunciamento della Commissione di garanzia del 1 dicembre, che ha validato l’iniziativa referendaria sulla gestione dell’acqua pubblica, il Comitato promotore sollecita che venga fissata la data del referendum consultivo


Il nostro Comitato, a seguito del pronunciamento della Commissione di garanzia del 1 dicembre, che ha di fatto validato la nostra iniziativa referendaria, si sta muovendo per fare in modo che sia definita, quanto prima, la data della consultazione referendaria.

Da una parte ci siamo appellati alla Commissione in modo che la stessa vigili sull’iter referendario, al contempo abbiamo inoltrato richiesta di incontro al Dr. Annunziato Vardè, Prefetto di Brescia, competente in materia, relativamente alla richiesta di accorpamento inviata dal Presidente della Provincia.

Come ben sapete, il nodo è quello delle risorse finanziarie necessarie all’organizzazione del Referendum che è a carico dell’amministrazione Provinciale. Su tali costi il nostro Comitato, assolutamente sensibile ai costi della politica, ritiene che vi sia la piena legittimità formale e politica per questa iniziativa che riguarda un diritto fondamentale come l’accesso all’acqua prima ancora che questo sia definito servizio di interesse economico. Ci preme ricordare che se vi sono responsabilità queste sono da ascrivere in toto al Consiglio Provinciale, precedente a questo, sempre a presidenza Mottinelli.

Specifichiamo meglio. In data 2 agosto 2015, ben prima della “famigerata” assemblea dei sindaci in cui molti votarono, obtorto collo, l’unica proposta avanzata dal Consiglio Provinciale voluta e portata avanti con tenacia dall’allora Consigliere Michele Gussago col beneplacito di Mottinelli e del Sindaco Del Bono, inviammo all’intero consiglio Provinciale, a tutti i sindaci ed all’Ufficio d’ambito, una lettera in cui  esprimevamo la nostra contrarietà al disegno dei plenipotenziari politici, di totale e definitiva privatizzazione (della gestione del SII) che si è poi concretizzato con l’unica proposta presentata all’assemblea dei sindaci. In quella lettera chiedevamo un tavolo progettuale sulla gestione unica provinciale. A tale richiesta non fu mai data risposta. Mesi dopo chiedemmo nuovamente al Presidente Mottinelli un tavolo tecnico in cui il nostro Comitato avrebbe presentato le proprie istanze nell’interesse dell’intera comunità di cittadini ma ci fu offerto l’istituzione di un “innocuo” (politicamente) osservatorio.

Ribadiamo pertanto che la responsabilità economica dell’iniziativa referendaria è tutta da addossare al Consiglio Provinciale che come un rullo compressore intende privatizzare definitivamente la gestione del Servizio Idrico Integrato dell’intera Provincia di Brescia.  Per quanto riguarda il capitolo di spesa riguardante l’indizione del referendum abbiamo già incontrato il responsabile finanziario della Provincia di Brescia che, come cita l’art.14 comma 1 del Regolamento provinciale, ha l’obbligo di reperire tali fondi, all’interno del bilancio provinciale.  Su questa questione pertanto non intendiamo spendere altre parole poiché lo riteniamo un argomento pretestuoso da parte della giunta Mottinelli.

Per quanto afferisce invece all’attività prettamente organizzativa stiamo procedendo ad istituire  di comitati locali sia per supportare l’attività di comunicazione attraverso incontri pubblici che per presidiare i seggi. Gestiremo centralmente la formazione e la preparazione del materiale informativo da distribuire agli attivisti sparsi sul territorio provinciale. Utilizzeremo diversi strumenti di comunicazione poiché riteniamo opportuno mettere a disposizione strumenti informativi semplice e facilmente fruibili per tutti gli attivisti che già hanno collaborato durante la campagna referendaria del 2011.

Visto che la campagna
tutta in prima persona tutti i cittadini della Provincia di Brescia per i prossimi 30 anni della gestione del servizio idrico integrato. Il che significa che riguarda ogni aspetto della nostra vita. Strategico sarà l’utilizzo massivo di social network  pur con tutti i limiti che questi presentano, ma sarà necessario visto il limitato tempo a disposizione per la campagna referendaria. Fondamentale il ruolo dei mass media locali a cui chiediamo spazi adeguati all’importanza dell’iniziativa e soprattutto oggettività sull’argomento. L’attività sul territorio interesserà in modo massiccio reti ed organizzazioni della società civile, del mondo cattolico e dal mondo ambientalista che già hanno contribuito allo straordinario risultato del referendum del 2011.

Per quanto riguarda gli incontri tematici stiamo predisponendo un fitto programma di appuntamenti sulle principali città della provincia di Brescia. Fra tutti un appuntamento importante sarà quello che vedrà la presenza del Prof. Ugo Mattei tra gli estensori del quesito referendario per la campagna del 2011. (http://magverona.it/ugo-mattei-acqua-bene-comune/ ; http://catania.meridionews.it/articolo/6439/perche-ho-scritto-i-referendum-sullacqua/  ).
A tal proposito ricordiamo che sul quesito referendario di Brescia è stata fondamentale il contributo del Prof. Lucarelli anch’egli tra gli estensori dei quesiti del 2011.

Comitato Referendario Acqua Pubblica
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