Anno nuovo, guida nuova
di Redazione

Con l’inizio dell’anno nuovo arriva una nuova guida per il Museo della Resistenza e del Folklore valsabbino di Forno d’Ono. Ne riportiamo l’introduzione a cura di Michela Valotti, coordinatrice del Sistema Museale di Valle Sabbia


Di seguito l’articolo di Romina Facchetti, Assessore alla cultura del Comune di Pertica Bassa, pubblicato sull’opuscolo dell’Amministrazione comunale “Per Pertiparlare” numero 8 di dicembre 2017, con l’introduzione alla guida a cura di Michela Valotti, coordinatrice del Sistema Museale di Valle Sabbia.

 
Il nuovo anno porterà una nuova guida per il nostro museo, che anche quest’anno ha confermato un buon numero di visitatori e numerose scuole. La pubblicazione della guida è stata possibile grazie al finanziamento di Regione Lombardia e Comunità Montana sul bando avviso unico Cultura 2017.

Di seguito l’introduzione a cura di Michela Valotti, coordinatrice del sistema museale di Valle Sabbia: “L’uscita di questa guida, agile, ma al tempo stesso rigorosa nella struttura e nei contenuti, rappresenta una tappa significativa della progettualità culturale messa in campo da Comunità Montana di Valle Sabbia, per più ragioni. Innanzitutto suggella la ripartenza della collana avviata, una decina d’anni fa, dall’allora coordinatore del Sistema Museale, Marco Baioni, riannodando le fila di un discorso che intende promuovere la conoscenza del territorio, offrendo ai visitatori strumenti divulgativi per approfondirne il patrimonio culturale.

Rappresenta inoltre un omaggio di sostanza – lontano dalle parole della retorica – a chi il Museo della Resistenza e del Folklore valsabbino di Forno d’Ono l’ha fortemente voluto e ne ha tenuto a battesimo l’inaugurazione, in quel lontano 30 ottobre 1977, esattamente quarant’anni fa, offrendo cosi, pionieristicamente, il primo contributo musealizzato, in ordine di tempo, in Lombardia, alla lotta di Liberazione che si consumò tragicamente a ridosso della catena alpina.

Infine, la guida ribadisce il ruolo assunto e condotto con passione dai tanti volontari, giovani e meno giovani, che si dedicano, non senza sforzi, all’allestimento e al mantenimento delle piccole realtà museali della nostra valle, garantendone l’apertura e l’accoglienza dei diversi pubblici che vi afferiscono. Questi musei sono, per noi e le generazioni che verranno, come tanti promemoria sparsi su un territorio articolato e complesso, a indicarci, giorno per giorno, l’importanza di partire dalle radici, anche se poi le traiettorie dell’esistenza ci portano lontano dai paesi d’origine.
 
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