La «maledizione» del primo lancio
di Elio Vinati

È il giorno di Santo Stefano. Sto rientrando dal meraviglioso spettacolo offertomi dalla Leonessa Basket Brescia in trasferta al Forum di Assago (stracolmo di tifosi bresciani). L'amara sconfitta mi ha portato a riflettere sulle mie disavventure peschistiche...  


La mente ripropone svariati ricordi
di mancate catture avvenute durante la stagione appena trascorsa. In particolare c'è un aneddoto ricorrente, una situazione che spesso si è verificata nella mia "carriera" da pescatore.

Dopo aver studiato con cura lo spot di pesca mi appresto a lanciare la mia esca artificiale, sia essa una mosca o un rotante. A seguito di un breve recupero, con mia sorpresa un pesce di pregevole fattura abbocca all'inganno. Mi lascio trasportare dall'entusiasmo e fantastico già su un’uscita di pesca memorabile, salvo poi constatare amaramente che quello era l'unico pesce di giornata.

Come é possibile? Forse non era l'inizio di un’intensa attività dei pinnuti, bensì il termine? Oppure era l'unico esemplare alla ricerca di cibo? Mi viene proprio da pensare che sia la maledizione del primo lancio. Mentre mi arrovello il cervello con queste superstizioni mi rendo conto che non vi è una risposta logica o scientifica, ma fa parte dell'affascinante passione alieutica, sempre imprevedibile e insondabile. 
 
Alla prossima uscita nel 2018, nella speranza di catturare una preda, magari dal secondo lancio… Auguri! 
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