Valsabbia in lutto per la scomparsa di Massimo Pasini
di val.

La camera ardente è stata allestita nell'abitazione di Barnico, a Provaglio Valsabbia. Giovedì i funerali



Provaglio e la valle Sabbia sono in lutto per la scomparsa di Massimo Pasini, uno dei più autorevoli interpreti valsabbini dell’eredità dei Boscaì e dell’arte di scolpire il legno, anche se non disdegnava altri materiali.

Aveva 75 anni e si è spento nella notte fra Natale e Santo Stefano, attorniato dai familiari, nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Gavardo, vinto da una terribile malattia che lo aveva colto qualche tempo fa.

Uomo di profonda fede, coltivando la scultura come hobby, Massimo Pasini negli anni aveva sviluppato uno stile inconfondibile e tutto suo, arrivando ad abbinare spesso temi sacri a realizzazioni astratte.

Delle sue opere è piena la Valle Sabbia, ma il respiro della sua arte è internazionale: innumerevoli le sue partecipazioni a simposi in tutta Europa ed in occasione della festa per i 500 anni della scoperta dell’America lui era a New York e realizzava davanti al pubblico un’opera su Cristoforo Colombo.

Meno di un mese fa, Massimo Pasini aveva offerto i suoi presepi per un’esposizione da tenere nei locali dell’ospedale di Gavardo: l’opera più completa, composta da una ventina di figure alte da 60 cm fino a un metro, scolpite in legno di sambuco, acero, noce o melo, fa bella mostra di sé nell’atrio all’ingresso ai reparti.
Altri sono ospitati nella piccola cappella e al Day hospital oncologico.
Così fino all’Epifania.

Dal 1975 al 1981 Massimo Pasini è stato anche sindaco di Provaglio Valsabbia, il paese dove ha sempre vissuto e dove tutti gli vogliono bene.

L’ultimo viaggio è atteso per questo giovedì 28 dicembre in Santa Maria Assunta, partendo dall’abitazione in contrada Barnico alle 15.

0502PasiniR.jpg