Il presepe «Pigotto»
di Giancarlo Marchesi

Un presepe speciale, realizzato con le Pigotte, le bambole dell’Unicef che possono salvare la vita di un bambino in un paese in via di sviluppo. È quello creato da vari protagonisti che fanno riferimento all’Istituto comprensivo di Vestone


La dirigente scolastica, Mariuccia Mascadri, ha raccolto le forze di nonne, mamme, zie e quelle degli stessi insegnati e alunni dell’istituto per dare vita ad un presepe dove le Pigotte recitano la parte dei personaggi principali.

Le Pigotte in dialetto lombardo erano le bambole di pezza realizzate nel dopoguerra.
Oggi sono le bambole dell’Unicef, uniche ed irripetibili perché realizzate a mano con fantasia e creatività, come quelle dell’istituto vestonese.

Il presepe “Pigotto” - che è ospitato negli spazi espositivi dell’Associazione culturale vestonese “Via Glisenti 43”- sarà benedetto da don Bernardo, al termine della messa di Natale di domenica 24 dicembre, per poi essere visitabile fino al 7 gennaio.

Dal 2013 l’istituto comprensivo di Vestone ha ottenuto la certificazione di Scuola Amica, poiché valorizza le diversità e pratica la solidarietà con aiuti concreti per garantire i diritti a tutti i bambini.

Versando un contributo di almeno 20 euro,
i ragazzi dell’istituto scolastico vestonese chiedono a tutti di adottare una delle Pigotte del presepe e di darle un nome.
Si tratta di una sorta di adozione “a distanza” perché gli alunni del Comprensivo vorrebbero che questo presepe, costruito amorevolmente da tante mani di ogni età, restasse a disposizione delle 14 scuole che compongono la loro articolata realtà, oltre a sostenere l’Unicef e suoi programmi salvavita.


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