Il Santo Natale e il Presepe del Borgo
di Gabriele Abastanotti

Aprirà i battenti la Vigilia di Natale il tradizionale presepio del Borgo del Quadrel, che quest’anno torna alle origini con la rappresentazione di paesaggi montani e scorci di località gavardesi


La raffigurazione della Natività ha origini antiche, già i primi cristiani usavano dipingere o scolpire le scene della nascita di Cristo nei loro punti di incontro, come già nelle prime catacombe cristiane. Se si pensa all’origine del presepio, tra storia e leggenda, si narra che fu nella notte di Natale dell'anno 1223 che S. Francesco decise di realizzare il primo Presepio vivente per celebrare la nascita del bambino di Betlemme, fattosi uomo tra gli uomini e così, un lunghissimo tempo è trascorso da allora, ma ancora oggi questo rito si ripete in numerosissime case coinvolgendo e affascinando grandi e piccini. Tra i più famosi va ricordato sicuramente quello della tradizione napoletana.
 
Quante volte ci siamo chiesti come sarebbe bello poter vivere un Santo Natale diverso dalle nostre consuete abitudini, rispettando, al contempo, le tradizioni che ci rendono così sicuri e pieni di gioia. Mentre il Borgo del Quadrel valutava come e quale nuova opera realizzare, i miei pensieri correvano al lontano mese di Giugno del 1988 quando, durante uno dei miei tanti viaggi in Polonia (ospite nelle famiglie e dagli amici di Solidarnösc), mi fu proposto di visitare alcune delle maggiori città polacche per le festività natalizie accompagnato in una insolita atmosfera per me nuova, fatta di tradizioni e consuetudini così lontane e mai tanto vicine.

A quel tempo, con gli amici del Borgo non avevamo ancora incominciato a realizzare i primi Presepi, pertanto, decisi di accettare questa opportunità e tornare a Danzica con tutta la famiglia. Sicuramente, il viaggio apostolico compiuto dal Papa nel giugno del 1987, e gli incontri con le autorità politiche doveva aver prodotto positivi e nuovi risultati nei difficili rapporti tra il Vaticano e la “dittatura” polacca. E’ infatti nel 1988 che, in Polonia, viene trasmessa per la prima volta in diretta televisiva la santa messa celebrata da sua Santità Giovanni Paolo II. Concentrato nella preparazione del viaggio, non pensai di realizzare un presepio a casa e così per meglio vivere il santo Natale acquistai una bella  statua di Gesù Bambino da donare a Mons. Jerzy Kownacki e depositarlo all’altare della chiesa da lui diretta e dedicata ai  SS. Pietro e Paolo in Danzica. 
Lasciando i ricordi là dove sono, nella mia mente e nella mente di chi con me ha vissuto quell’esperienza, è doveroso tornare a parlare del presepio che, con gli amici del Presepio del Borgo del Quadrel, sono impegnato  a realizzare, sperando ancora una volta di sorprendere ed emozionare i visitatori.
 
Tra di noi non ci sono pretese né aspettative, soltanto la voglia di divertire, avvicinare chi è lontano e in difficoltà con un semplice pensiero, ma soprattutto la voglia di lavorare ancora uniti con lo stesso spirito carismatico che animò S. Francesco nella sua originaria realizzazione. Da ben 26 anni il nostro impegno è massimo e non perde di intensità, cercando ogni anno di realizzare nuove opere che riescano a trasmettere e coinvolgere visivamente ed emotivamente quanti si apprestano a visitare il Presepio; anzi, anche di fronte alle naturali difficoltà nel coinvolgere nuovi appassionati siamo riusciti, lo scorso anno, a realizzare uno scenario magnifico con la rappresentazione della piazza di Norcia prima che fosse martoriata dai ripetuti terremoti.

E’ d’obbligo, a nome di tutti gli amici, ringraziare ancora quanti con le loro offerte ci hanno consentito di affidare ai Monaci di san Benedetto una discreta somma a sostegno del loro impegno di ricostruzione.
 
In questa nuova edizione torneremo alle nostre origini che fin dal 1992  ci hanno permesso di rappresentare paesaggi montani e scorci di intime località gavardesi, superando montagne, valli, campi e fino ad opere di restituzione architettonica completamente realizzate a mano, ad opera di artigiani, operai e pensionati semplici ma appassionati, quali siamo sempre stati.

Così, proprio in queste ore, stiamo cercando ancora di stupire noi stessi, di fronte all’ennesima sfida, con la certezza che i nostri sforzi sapranno comunicare la passione che rende il nostro Borgo, un posto sereno in cui potersi divertire e dove poter trovare la compagnia di brave persone, semplici ma incredibilmente attive, nonostante l’età e l’ormai decennale fatica. Ci rimboccheremo le maniche e cercheremo di realizzare ancora una volta quelle significative e storiche zone del nostro paese, sicuri di emozionare, stupire e appassionare. Posso solo dirvi che il progetto ha previsto la ricostruzione di una parte storica e importante nella memoria della nostra comunità, che spazia dal monastero delle suore Orsoline (attuale sede della scuola parrocchiale) con annessa chiesa di santa Maria ad altre interessanti vedute del centro storico. Chi di noi, giovani con qualche capello bianco, non ricorda quanto il Monastero abbia influito sulla nostra comunità gavardese, e quanto erano buone le caramelle e i ritagli delle particole delle suore!
 
Siamo certi che il nostro impegno riuscirà ad emozionare i visitatori e la speranza rimane quella di raccogliere favorevoli consensi. Come sempre il presepio è stato completato con l’inserimento di giochi di luci, abbondanti nevicate e pioggia, e molte altre novità abilmente realizzate dalle mani dei presepisti.

La vigilia del Santo Natale coincide quest’anno con un giorno festivo, pertanto eccezionalmente il Presepio aprirà i suoi battenti già da domenica 24 (con orario festivo), successivamente, dopo la messa di mezza notte celebrata nella chiesa parrocchiale, avrà luogo la santa benedizione di Gesù Bambino, e  il presepio resterà brevemente aperto per offrire ai presenti l’opportunità di una visita. Sarà poi possibile visitare il Presepio negli orari riportati in fondo all’articolo, magari in compagnia di un buon bicchiere di vin brulè  e qualche dolce natalizio.
 
Affidandoci come sempre alla spontanea generosità dei visitatori, l’ingresso rimane libero e il Presepio rimarrà aperto fino alle ore 19.00 di domenica 14 gennaio 2018.
 
Il presepio di quest'anno è dedicato all'amico e Presidente Cesare Cavagnini, scomparso da poco, e agli altri amici che negli anni precedenti hanno collaborato alla realizzazione delle nostre opere e purtroppo ci hanno già lasciato.
 

Giorni e orari di apertura
 
- Giorni festivi dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 20.00;
- Giorni feriali dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
 
È inoltre possibile per i gruppi prenotare visite mirate anche fuori dall’orario di apertura, telefonando a Gabriele Abastanotti, tel. 339.4461879.


In foto il presepio in allestimento
 
 
 
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