Un tuffo nella storia della Repubblica di Venezia, che estendeva i suoi domini fino a Brescia, attraverso un personaggio di spicco del panorama musicale del 1700. È quanto racconta il libro “La musica di velluto”, una biografia dedicata al musicista e compositore salodiano Ferdinando Bertoni, scritto da don Ardiccio Dagani, frutto di una meticolosa ricerca durata vent’anni.
 

Vissuto tra il 1725 e il 1813, Ferdinando Gasparo Bertoni studiò musica a Bologna tra i 15 ed i 20 anni. Nel 1752, a 27 anni, divenne primo organista della Basilica di San Marco, ricevendo poi la preziosa carica, dal 1785 al 1808, di Maestro di Cappella sempre in San Marco. Nel frattempo fu anche copioso compositore di valore, con un elenco di ben 48 opere composte.
 

L’opera del sacerdote bresciano, residente a Prandaglio di Villanuova, oltre a raccontare la vita e le opere di Ferdinando Bertoni, presenta un quadro storico del panorama politico, sociale e musicale della Repubblica Veneta, di cui Salò, la Valle Sabbia e gran parte del Bresciano all'epoca facevano parte. 
 

L’appuntamento con la presentazione del volume è per domani, giovedì 21 dicembre, alle ore 20.30 nella Sala dei Provveditori del Palazzo municipale di Salò (lungolago Zanardelli). L’opera sarà presentata dallo stesso don Dagani, dal musicologo Oliver Cherubini, della pedagoga Daniella Lamberti e dal giornalista Egidio Bonomi.
 

La figura di Ferdinando Bertoni sarà riscoperta non solo sotto l’aspetto biografico, ma anche attraverso i suoi componimenti musicali, grazie ai due cori «Marco Enrico Bossi», di Salò, diretto da Carlo Ragnoli, e «San Matteo», di Villanuova sul Clisi, diretto da Sara Piceni. La parte strumentale sarà invece affidata al pianista Giulio Baroni e ai flautisti Walter Guindani e Matteo Benedetti.