Come nuovo e più protetto
di val.

E' stato restaurato il monumento ai carabinieri di Sabbio Chiese, oggetto nei mesi scorsi delle "attenzioni" di un pazzo. Ora per proteggerlo ci sono anche le telecamere



E’ tornato come nuovo il monumento all’Arma dei carabinieri che era stato preso a mazzate alla fine di ottobre.
I soci della sezione Anc Valsabbina in Preseglie, che l’avevano voluto e finanziato, hanno infatti trovato anche il modo di ricostruirlo sanandone con un’opera di restauro le profonde ferite, grazie anche al sostegno finanziario dell’Amministrazione comunale di Sabbio Chiese.

Nulla sarebbe invece emerso sul fronte delle indagini ed è rimasto ignoto l’autore del gesto: si pensa ad un folle.
Anche perché nessun altro segnale di “intolleranza ai carabinieri” sarebbe stato poi registrato nella zona.

Ad ogni buon conto – non si sa mai che lo squilibrio mentale possa essere in qualche modo contagioso – insieme alla ricostruzione delle parti andate in frantumi, è entrata in funzione anche la videosorveglianza, con una telecamera fissa collegata all’impianto di monitoraggio già attivo “h24” e controllato dalla sede comunale.

L’opera, sulla quale di notte si proietta il Tricolore
, è lì, piazzata nel mezzo della “rotonda” che smista il traffico fra le Provinciali IV e 79 da ottobre 2010.
E’ stata realizzata dall’Architetto Daniela Seminara del Politecnico di Milano ed è costituita da due elementi che partono dalla stessa geometria quadrata per svilupparsi uno come scudo a rappresentare la “difesa”, l’altro più massiccio a significare il legame col territorio e il dialogo con la comunità.

Improvvisamente qualcuno aveva deciso che questa idea era da cancellare, a colpi di mazza.

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