«L'ultima madre»
di Michela Peli

Nato come spettacolo sul tema dei desaparecidos, il romanzo di Giovanni Greco ha come protagonista la verità in tutte le sue declinazioni


Maria è una mite casalinga di un barrio povero di Buenos Aires, vedova di un muratore di origini italiane. Gli uomini che hanno preso il potere in Argentina hanno fatto sparire i suoi due figli, i gemelli Pablo e Miguel, insieme a tante altre persone dissolte nel nulla.
 
La sua vicenda si sovrappone a quella di Mercedes, rispettivamente figlia e moglie di due militari di quella giunta, che reprime nel sangue ogni forma di opposizione. Anche Mercedes è madre di due gemelli: i bambini le sono stati consegnati subito dopo la loro nascita, figli di un’attivista politica arrestata e poi scomparsa. Sono cresciuti in una famiglia che non è la loro, all’oscuro di tutto.
 
Nato come spettacolo sul tema dei desaparecidos, “L’ultima madre” di Giovanni Greco è un romanzo potente e bellissimo, emotivamente forte, in cui la vera protagonista è la verità: rifiutata, temuta, cercata, dai più fortunati trovata.

La verità che restituisce finalmente identità rubate e calpestate, o quella che fa impazzire, o ancora quella che fa morire più sereni. La verità che è stata conquistata grazie alle nonne e alle madri di Plaza de Mayo, o quella che ha svelato al mondo l’enormità di quell’orribile genocidio.
 
 
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