A Serle tutti con Mirco
di Ubaldo Vallini

Grande attesa ieri a Serle per il verdetto della Corte d'Appello di Brescia per la vicenda giudiziaria di Mirco Franzoni, che trova la vicinanza di quasi tutti i compaesani



Sono stati in molti
a Serle a trascorrere il pomeriggio con un occhio ai siti di informazione e con l’orecchio sintonizzato sulla Tv, in attesa del verdetto che avrebbe riguardato il loro compaesano, Mirco Franzoni. La notizia arriva quindi in un lampo quasi ovunque. «Nove anni e quattro mesi, meglio che 16 come era stato chiesto, e anche i 125 mila euro di risarcimento sono diventati una cifra ragguardevole, ma affrontabile» è l’opinione comune.

A parte chi era convinto che di assoluzione piena si dovesse parlare, la maggior parte dei concittadini di Mirco, anche se un vero e proprio censimento non è stato mai fatto, si attendeva insomma una pena di questo tipo. Ora però spera dell’altro: «L’avvocato difensore aspetterà le motivazioni, speriamo che poi ci possa essere un ricorso capace di levargli ancora qualche anno».

Che Mirco, inseguendo il ladro col fucile abbia commesso un grosso errore, insomma, lo ammettono un po’ tutti. Però lo difendono: «il 90 per cento di Serle è con lui, gli altri dicono con distacco che la giustizia deve fare il suo corso, ma non sono originari di qui, oppure non conoscono Mirco» ci dice il maestro Bernardo Zanola, deus ex machina della Pro loco serlese.

E non vogliono sentir parlare di omertà: «Sono vicini a Mirco, lo difendono perché sanno di che pasta è fatto e anche perché, in fondo, sanno che sta pagando per aver difeso tutti – ci dice un serlese vicino alla famiglia -. Eravamo tutti alla disperazione per i furti in casa, in quel periodo. Mirco ha sbagliato, lui stesso ne è consapevole ed è pronto a scontare la pena, ma in quella situazione avremmo potuto sbagliare in molti».
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