Nuova linfa per il distaccamento vestonese
di val.

Nel festeggiare Santa Barbara, i vigili del fuoco del distaccamento di Vestone, hanno buttato un occhio al passato, scommettendo sul futuro



Cent’anni e più di storia.
Sono quelli del distaccamento dei vigili del fuoco di Vestone, che affonda le sue radici in un primo nucleo gestito dal municipio già a inizio 900.

Un corso degli eventi che ora è ripercorribile anche grazie ad un pannello inaugurato in occasione di Santa Barbara, la festa che ha coinvolto i volontari e le loro famiglie, oltre che gli amministratori dei comuni che fanno parte del territorio sul quale sono operativi.

Benedetto dal parroco don Bernardo, il pannello riferisce le circostanze che portarono Vestone a dotarsi di una pompa a mano azionata da quattro pompieri, utilizzata per molti anni.
Poi arrivò quella dotata di motore a scoppio che ebbe il suo gran da fare soprattutto nel corso della Seconda guerra mondiale, quando c’era da spegnere i numerosi incendi conseguenza dei bombardamenti.

L’attuale sodalizio diventa tale negli anni Sessanta, quando il Corpo dei vigili del fuoco volontari passa alle dipendenze del Ministero degli Interni, rispondendo al Comando provinciale dei vigli del fuoco di Brescia.

In quegli anni, con a capo Aldo Zambelli, il distaccamento di Vestone riesce a dotarsi di mezzi evoluti ed efficienti.
Dopo decenni col mitico Aldo, nell’ordine, comandarono il distaccamento Giuseppe Rassega, Mauro Rodolfi, Renato Vedelli, Claudio Pialorsi e Gianluca Maratti.
Fino allo scorso anno, quando il bastone del comando è passato nelle mani di Ivan Bardelloni.

Il nuovo capo distaccamento ha un programma ambizioso: dotare Vestone di un “APS” capace di trasportare oltre a grandi quantità di acqua anche cinque uomini, ovvero una squadra al completo.

Tredici gli elementi su cui il distaccamento può contare in questo momento e fra gli intendimenti del comandante Ivan c’è anche quello di aumentarne il numero.
In questo senso è già in atto un forte rinnovamento, col coinvolgimento di un gruppo di giovani che si stanno dando da fare per costituire un valido supporto a sostegno dell’esperienza di chi è già volontario da molto tempo.

In particolare sono quattro quelli più “convinti
” e che stanno già percorrendo il complesso iter formativo per poter essere considerati volontari di vigili del fuoco a tutti gli effetti.
Sono Nicola che arriva da Odolo, Luca da Agnosine, Vincenzo di Mura e Tiziano da Treviso Bresciano.

Del resto il territorio di competenza dei “nostri” è piuttosto vasto
: da Anfo a Sabbio Chiese, da Capovalle alle Pertiche.
La nuova linfa vitale, abbinata alla presenza di mezzi efficienti e al sostegno che stanno dimostrando le istituzioni, permetterà interventi più veloci ed efficaci, oltre che maggior sicurezza sia per i volontari sia per gli utenti.

171207_vigili_3.jpg 171207_vigili_3.jpg 171207_vigili_3.jpg 171207_vigili_3.jpg