Comparto legno, settore che tiene
di a.p.

Nel giorno della patrona Santa Caterina gli operatori del legno della zona di Borgo Chiese hanno tracciato il bilancio dell’anno per le loro attività


«Almeno da queste parti il comparto legno non può esporsi come un tempo nel concedere credito magari rischiando poi di non vedersi ricompensate le forniture. E' molto più consigliabile fare magazzino piuttosto che evitare “cantonate” in grado di compromettere il futuro delle nostre aziende come per qualcuno purtroppo è già avvenuto». A parlare allo stesso modo sono Serafino Lombardi, Luca Galante, Renzo Ribaga e Giovanni Pizzini che sabato, con altri colleghi, hanno preso parte alla tradizionale rimpatriata di Santa Caterina, patrona dei segantini. Nel giorno della patrona erano presenti anche il reverendo arciprete don Vincenzo Lupoli e il suo collaboratore don Michele Canestrini.

Da Rita non solo si è festeggiato, ma più di uno si è lasciato andare sul quanto è stato fatto e su quanto rimane ancora da fare.
Le aziende operanti su Condino sono parecchie e gli occupati (un centinaio in tutto) finora non risentono di crisi né tanto meno di cassa integrazione. Si lavora dal lunedì al venerdì senza interruzioni.

«È dal 1925 che Condino detiene primati e prestigio in questo comparto quando le aziende si contavano sulle dita di una mano. Dallo storica Feltrinelli (zona Sorino), alla Giacometti, ai fratelli Galante, Dapreda, Butterini & Gualdi a Guido Quatrida», avverte Carmelo Galante padre di Luca e con alle spalle ben 84 anni peraltro anche ben portati. Nel fondovalle ad invogliare gli imprenditori ad investire era la manodopera e le risorse idriche in grado di muovere le ruote.

«Dal 2008 le commesse si sono via via ridotte a causa delle sofferenze in ambito edilizio anche se noi teniamo bene in alta Italia, Toscana e Umbria comprese», avverte Serafino Lombardi che con il fratello Mirco e la sorella Mirella portano avanti l'azienda dopo la morte di papà Franco. «A Condino tutti quanti diamo priorità più che al prezzo alla qualità», aggiunge Serafino.

I Lombardi, come del resto anche i Galante e i Butterini & Gualdi, vantano una gestione famigliare che ricalca la tradizione dei condinesi quando al Giùlis e poco sotto la Garbaria le seghe Brenta andavano in maniera quasi non stop. A quell'epoca gli stessi autotreni del gruppo Butterini, Galante Tarolli e Pizzini erano di casa nel trasferire giorno dopo giorno il segato in più parti d'Italia. (a.p.)
171206_Condino_comparto_legno2.JPG 171206_Condino_comparto_legno2.JPG