Il polittico di San Lorenzo a Promo
di Emanuele Busi

Dopo esserci spinti, nei precedenti articoli, fino a Mura e Casto, il nostro virtuale viaggio lungo le bellezze storico - artistiche di Valle Sabbia fa tappa a Vestone


Meritevole di una visita è senza dubbio la chiesa di San Lorenzo, edificata nella contrada di Promo.
 
Questa chiesa era, in origine, sussidiaria alla Pieve di Idro ma, grazie alla felice posizione dell’abitato, assunse importanza pressoché paritaria, fino alla completa autonomia avvenuta il 15 settembre 1480, diventando così Parrocchia (sostituita poi dall’attuale, dedicata alla Visitazione di Maria, in seguito al mutamento dell’agglomerato urbano, spostatosi più in basso rispetto a Promo, verso le rive del fiume Chiese).
 
L’esterno, dominato dal campanile datato 1530, fu mutato nella sua fisionomia da interventi tardo secenteschi. È l’interno, però, che merita maggiore attenzione; oltre agli affreschi cinquecenteschi, il vero fiore all’occhiello di questa chiesa è senza dubbio il polittico posto sopra l’altare maggiore.
 
Le cornici lignee che circondano i pannelli sono databili alla prima metà del Cinquecento, coeve dunque alle tavole, opera di Martino da Gavardo, artista che guardava al Foppa.
 
Il polittico può essere suddiviso in tre registri: in quello inferiore, che poggia su di una predella rappresentante l’Ultima Cena, il Martirio di san Lorenzo, i Quattro Padri della Chiesa, abbiamo la tavola di dimensioni maggiori, raffigurante la Madonna in trono con Bambino, ai cui lati, a figura intera, troviamo i pannelli con San Lorenzo (a sinistra dell’osservatore) e Santo Stefano. Sopra le immagini di questi due Santi, abbiamo quelle a mezzo busto di San Giuseppe e di San Giovanni Evangelista. Nel registro superiore, al centro, spicca l’immagine di Dio Padre benedicente, con ai lati, sempre a mezzo busto, San Rocco e San Sebastiano. Chiudono la composizione, nel fastigio superiore, le figure dell’Angelo annunciante, a sinistra, e dell’Annunciata, a destra.
 
Intorno ai primi decenni del Seicento, si coronò ulteriormente il polittico con una nuova cornice, alla sommità della quale, all’interno di un frontone spezzato, trovò posto la statua del Santo titolare della chiesa.
 
 
130414_Promo_P.jpg