Quando meno te lo aspetti
di Elio Vinati

Tiepida giornata di metà novembre. I vivaci colori dell'autunno stanno sfumando per lasciare posto al progressivo incedere della stagione invernale...


È questo il momento più appropriato per affrontare il predatore principe delle nostre acque, il lupo d'acqua dolce: il luccio.

Mi trovo in un bellissimo bacino lacustre su un agile pedalò e sono di fronte a un folto canneto. Armato con la mia fedele 2,70m, un robusto mulinello 4000 imbobinato con un solido trecciato, lancio a ripetizione a filo delle canne le cui folte radici offrono un ottimo nascondiglio al predatore che ha fatto dell'agguato il suo metodo di caccia.

Utilizzo principalmente rotanti come Martin del 28 e tandem dai colori più svariati, non mancando di provare anche diverse esche siliconiche. Durante la traina invece prediligo i minnow in balsa il cui nuoto sinuoso imita perfettamente a mio avviso un pesce in difficoltà. Le ore trascorrono senza risultati ma continuo con la medesima fiducia, prerogativa imprescindibile per questa tipologia di pesca.

Ed ecco
che quando meno te lo aspetti, a seguito di un preciso lancio vicino a delle ninfee, uno stop secco inchioda il recupero dell'artificiale: è lui, non ho dubbi, l'esox lucius combatte tenacemente dall'altra parte della lenza. Mio fratello salpa prontamente il lucciotto col guadino: una perfetta intesa come i fratelli Vitali che stanno trascinando la Leonessa Basket Brescia a grandi traguardi.

Che meraviglia! E che gioia! In questo periodo dell'anno, i lucci sono molto più combattivi, in quanto ben nutriti durante l'estate, rispetto a inizio primavera dopo lo stress della frega. Ogni cattura è frutto di sonori cappotti precedenti e pertanto va celebrata con la massima soddisfazione e spesso avviene proprio quando meno te lo aspetti...
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