Piccoli Comuni, nuove periferie
di Cesare Fumana

C’era il sindaco di Villanuova insieme alla collega di Padenghe a rappresentare i comuni bresciani all’incontro dell’Anci con il Parlamento


Per la terza volta nel corso di questa legislatura, lunedì scorso, 13 novembre, la Camera dei deputati ha ospitato un incontro con i sindaci, promosso dalla presidente Laura Boldrini.

Lo scopo è quello di accogliere da parte del Parlamento le istanze del territori, in particolare dei Comuni. «Voi sindaci siete l'avamposto delle Istituzioni sul territorio - ha detto la terza carica dello Stato -: a voi dobbiamo dire grazie per quello che fate ogni giorno».

In rappresentanza dei Comuni bresciani c’erano i sindaci di Villanuova sul Clisi, Michele Zanardi, e la collega di Padenghe, Patrizia Avanzini, entrambi membri del direttivo Anci provinciale.

«È stato un incontro proficuo – riferisce il primo cittadino di Villanuova –: è stata un’occasione per avvicinare Roma agli enti locali e per l’Anci di ribadire le richieste dei Comuni in vista della legge di stabilità».

«Dalla nuova legge di Bilancio abbiamo avuto già risposte positive in termini di investimenti – ha dichiarato il presidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro –. Ora ci aspettiamo proposte positive in termini di spesa corrente, vogliamo mantenere salvi i servizi che oggi offriamo ai cittadini».

Durante l’incontro sono state esposte, da parte di alcuni primi cittadini, degli esempi di buone pratiche amminstrative su varie tematiche che attengono ai Comuni, quali turismo, ambiente, sviluppo, periferie.

Da parte dei due rappresentanti bresciani è stata posta la questione dei piccoli comuni, «che vanno considerati come le nuove periferie», con l’invito a «non scordarsi dei sindaci, che spesso si sentono soli e che vanno aiutati», soprattutto per «consentirci di portare avanti gli investimenti necessari per garantire i servizi e riqualificare scuole e strutture».

Un’altra riflessione è stata posta sul ruolo degli enti comprensoriali e di secondo livello: Comunità montane e Province. «Un ruolo fondamentale è quello che svolgono le Comunità montane e la Provincia in qualità di casa dei Comuni, organismo che non può però restare ibrido. In questo conterà anche il ruolo che svolgerà la Regione, attraverso le deleghe legate all’autonomia e, quindi, i fondi».

Il tema al centro dell’attenzione era le città future. «L’Italia ha bisogno di coesione per uscire dalla crisi – ha sottolineato la presidente Boldrini –. Per le istituzioni è quindi imperativo gettare uno sguardo sugli anni a venire», perché «per uscire veramente dalla crisi e contrastare il cambiamento climatico dobbiamo cambiare modello di sviluppo e progettare il futuro».

Parole per molti versi in sintonia con quanto espresso dal ministro Claudio De Vincenti, che è tornato a focalizzare la sua attenzione sul ruolo dei sindaci. «Per me è particolarmente bello vedere l'Aula della Camera illuminata dalle vostre fasce tricolori, perché qui c'è l'effettiva coesione del nostro Paese».
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