Storia triste
di Luca Rota

Non andremo ai Mondiali. La prima ed unica volta accadde sessant’anni fa. Perché alla prima edizione (nel '30) non partecipammo per scelta, mentre nel ‘58 fu l’Irlanda del Nord ad estrometterci da quella di Svezia.


Ieri sera il caso ha voluto che fosse proprio la nazionale scandinava a negarci il pass per Russia 2018. È strano però come questa eliminazione, oltre ad essere estremamente amara, sia prettamente storica. Perché a voler essere pignoli, sarà addirittura la prima volta che non parteciperemo ai Mondiali con in palio la Coppa del Mondo Fifa (l’edizione del ‘70 fu l’ultima nella quale si assegnava la Coppa Rimet, poi definitivamente portata a casa dal Brasile).

Parlare della doppia sfida disputatasi sul binario Solna – Milano, oppure dell’altalenante girone di qualificazione affrontato dalla nostra nazionale, sarebbe a mio avviso ridondante. Siamo fuori per demerito generale. Punto. Questo è il frutto della non programmazione effettuata negli ultimi vent’anni. Generazioni dorate come quelle di due decenni fa non nascono come i funghi. Bisogna coltivarle. E ci vuole anche fortuna nell’averle. Ai tempi per problemi di abbondanza, restava fuori dal giro azzurro gente che ad oggi avrebbe sicuramente fatto comodo.

Ora si assisterà all’ennesima rifondazione: cambio della guida tecnica, addio di molti reduci storici e nuove facce in quel di Coverciano. Svecchiare e puntare sulle nuove leve rampanti. Non c’è altra soluzione. E aggiungo, sarebbe anche ora!

Comunque per la cronaca, siamo fuori con un autogol, dopo centottanta minuti ed appena due tiri in porta subiti (autogol compreso). Prestazione vergognosa, condita da un po’ di gioco in più rispetto all’andata, e da un assalto alla baionetta negli ultimi venti minuti, forse strappalacrime, ma fattivamente inconcludente.

Simulatori, picchiatori,
scorretti e provocatori loro. Lenti, prevedibili, molli e scarsi noi. Ecco la sintesi breve di una disfatta sportiva che si commenta da se. Perché amarezza a parte, e senza raccapezzarci su moduli, uomini e tattiche, questa non qualificazione è ahinoi storia calcistica di casa nostra. Una storia triste.
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