Appena nati e già sull'onda
di Marisa Viviani

Ha debuttato in occasione della Rassegna dei Canti di Osteria di Bagolino il Coro Due Valli, che pesca i suoi componenti fra la Valle Sabbia e la Val Trompia


Attilio (da Pertica Bassa – Forno d'Ono), Cinzia (da Mura), Claudio (da Vestone), Domenico (da Vestone), Ermes (da Casto), Jimmy (da Casto), Lucio (da Gardone V.T.), Marco (da Marcheno), Raffaella (da Lavenone), Renzino (da Vestone), Simone (da Pertica Alta – Noffo), Turi (da Pertica Bassa – Forno d'Ono), Walter (da Marcheno). Sono 13, provengono dalla Valle Sabbia e dalla Valle Trompia, e sono i componenti del Coro Due Valli.

«Ci siamo costituiti circa tre mesi fa per partecipare alla "Rassegna dei Canti di Osteria", che si è tenuta a Bagolino nell'ambito della festa "La Transumanza". Per noi è un onore essere stati invitati in questo paese dove ci troviamo benissimo, perché qui si può cantare senza la sensazione di essere degli intrusi e ci troviamo bene con la sua gente. Con il Coro Beorum poi c'è una amicizia recente, ma pare che ci conosciamo da sempre; tra noi non c'è rivalità, ma solo voglia di cantare e di divertirci». Jimmy e Marco concordano sulla passione per il canto che unisce i due cori, e che li rende molto simili e vicini, anche per quanto riguarda il piacere della convivialità.

«A noi piace soprattutto il dopo-concerto – ci dicono – il concerto serve solo a scaldare la voce, se facciamo un'uscita è per andare poi a fa fök». E questa espressione la dice tutta sull'intensità di una passione incendiaria per il canto (che si estingue soltanto dopo ore e ore di canti e libagioni).

Il gruppo è giovane, ma i componenti hanno già esperienza di canto spontaneo; alcuni coristi ad esempio fanno parte del coro "I ragazzi di una volta", che ogni venerdì di fine mese cantano per gli ospiti della Casa di Riposo di Nozza.

«È vero, siamo nati da poco e abbiamo molto da imparare sul canto, mentre invece abbiamo imparato subito a mangiare e bere». Jimmy, che è il referente del coro, racconta divertito la passione del gruppo per il canto, per la compagnia, per il divertimento.

«Siamo un coro da osteria, a noi piace cantare e divertirci». E che si divertano davvero si percepisce immediatamente, durante tutta la durata delle loro esibizioni.

Se ne sono resi conto anche gli ospiti della Casa di Riposo di Bagolino, sabato scorso, quando il Coro Due Valli li ha intrattenuti con un frizzante concerto studiato ad hoc per portare allegria e buonumore. Sarà la consuetudine a cantare per gli anziani nelle case di riposo, ma ha piacevolmente colpito tutti l'esordio del gruppo senza tanti preamboli né titubanze, pur cantando in quella struttura per la prima volta; un deciso e vigoroso volume di voci si è levato in sala, richiamando immediatamente l'attenzione degli ospiti, che ne hanno apprezzato l'energia e il tono confidenziale.

Molto ha giocato
anche la presenza nel gruppo della fisarmonica, uno strumento molto popolare e amato, che riesce a sottolineare con trasporto ogni genere di canto, sia allegro, romantico o nostalgico, toccando corde interiori di sentimento, ricordo, vissuto. Nel Coro Due Valli il compito di sprigionare le note più emozionanti dalla fisarmonica è spettato a Walter, esperto fisarmonicista, in passato già componente di orchestre professionistiche.

«Ho iniziato a suonare come autodidatta, poi ho dovuto studiare la musica e approfondire la tecnica. Ho smesso di suonare nelle orchestre perché era troppo impegnativo conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia; ora suono soltanto per passione e mi diverto».

C'è anche un altro fisarmonicista nel gruppo, Marco, il più giovane, 22 anni, e una gran passione per il canto, ma anche per la fisarmonica. «Walter è il mio maestro; noi condividiamo la fisarmonica e la suoniamo a turno».

In questa amichevole staffetta in cui il maestro e l'allievo si passano lo strumento e si trasmettono la passione per la musica e per il canto, c'è tutto il senso della tradizione del canto spontaneo, un tempo diffusa tra i ceti popolari e trasmessa di generazione in generazione; e oggi consegnata nelle mani di pochi, ma entusiasti appassionati, depositari della responsabilità di conservarla e a loro volta trasmetterla ai giovani.

Ci sono anche due donne in questo coro, e abbiamo chiesto a Raffaella (oggi Cinzia non è presente) come si trova in un coro a prevalenza maschile. «I colleghi maschi sono gentili e carini, io e Cinzia ci troviamo bene; tutti abbiamo nell'animo la voglia di cantare e di divertirci in compagnia, il legame tra noi è il canto e il divertimento».

«Non c'è niente che come il canto riesce a creare amicizia e armonia, e noi abbiamo lo stesso spirito». I componenti del Coro Due Valli ne sono convinti, e noi dobbiamo credere in questa massima così profondamente umana e civile. Al neonato coro auguriamo così una lunga esistenza; per quanto riguarda la crescita si sono già attrezzati e nulla li intimorisce: la loro passione per il canto supera ogni difficoltà.

Forse potremo risentirli a Bagolino il 30 dicembre, quando con il Coro Beorum canteranno per le vie del paese, Borgo dei Presepi durante le festività natalizie, per fare alla popolazione gli “Auguri in coro”.

Naturalmente il Coro Due Valli è disponibile a cantare nelle case di riposo che facciano richiesta; anche perché dopo il concerto andranno tutti a fa fök.

Nelle foto di Luciano Saia: il Coro Due Valli durante la Rassegna dei Canti di Osteria a Bagolino nell'ottobre scorso

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