Fra Idro e Anfo non era andata così
di val.

Nel 2011, probabilmente per evitare di dover fare degli espropri, l'idea di realizzare contemporaneamente collettore e ciclabile non andò in porto



Approfittare della posa del collettore per farci passare sopra la ciclo-pedonale.
L’idea era stata accarezzata anche nel 2011 quando era stato realizzato il tratto fra la Pieve di Idro ed Anfo dall’allora presidente della Comunità montana Ermano Pasini.

Poi non se n’era fatto nulla.
La scelta era stata quella di evitare la giungla degli espropri, realizzando l’opera e restituendo poi ai proprietari le diverse porzioni di terreno scavato, una volta ripristinata la situazione iniziale.

Un problema, quello di affrontare gli espropri, che a questo punto pare sia stato solo rimandato.
Se per davvero, come è intenzione della Comunità montana e dell’amministrazione anfese del nuovo corso, si riuscirà a realizzare la ciclabile fra Anfo e Ponte Caffaro, infatti, per non farla rimanere poco più che una cattedrale nel deserto, occorrerà trovare il modo di farla proseguire fino a Idro.

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