Il IV Novembre, una giornata che cambia identità
di Marisa Viviani

Si è tenuta anche quest'anno a Bagolino la "Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate" che si celebra il 4 novembre, organizzata dagli Alpini e dai Fanti dei rispettivi gruppi locali


Festeggiata in passato come "Anniversario della Vittoria" della Prima Guerra Mondiale, la giornata del "4 Novembre" va considerata oggi più opportunamente come la fine di un sanguinosissimo conflitto che portò al massacro milioni di soldati e di civili in tutta Europa e in altri stati extraeuropei.

Inneggiare al "4 Novembre 1918" come festa di una vittoria sarebbe, come del resto fu dal 1922 al 1949, un oltraggio alle vittime, sacrificate alla logica della ragion di stato, che coltiva più la cultura della guerra che non la cultura della pace e della convivenza pacifica tra i popoli.

"Semina la pace e un uomo nuovo nascerà": la voce dei bambini che riflettono sul tema della guerra, porta oggi il segno di una sensibilità che è fortunatamente cambiata nel corso di questi 99 anni che ci separano dalla fine del primo conflitto mondiale (1914-1918).

Nella Chiesa di San Giorgio il tema della pace ha pervaso infatti la funzione religiosa in ricordo dei caduti in guerra e delle vittime di tutti i conflitti; i pensieri dei bambini e ragazzi delle scuole, le voci delle giovani "Cantorine" hanno rappresentato la prova di una diversa visione della vita nel segno della gioia e della pace.

Come ha testimoniato Giulio Pelizzari, l'anziano presidente dei Combattenti e Reduci, pronunciando la preghiera per i morti e dispersi in guerra, che invocano la pace per i popoli. Come ha fatto appello il parroco don Paolo, richiamando tutti ad agire per il bene del prossimo, a fare e donare agli altri.

E come ha ribadito anche il sindaco di Bagolino Gianluca Dagani, ricordando il grande tributo pagato da questo paese alla logica della guerra: 72 caduti nel primo grande conflitto mondiale.

La giornata commemorativa era iniziata con un ritrovo presso la Chiesa di Adamino, presso la quale negli anni scorsi era stato allestito un luogo della memoria in ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale. Dopo l'alzabandiera e la deposizione di una corona d'alloro nel piccolo sacrario che porta i nomi dei soldati caduti, il corteo dei partecipanti alla commemorazione si è diretto al monumento dedicato alle vittime di tutti i conflitti, dove è stata deposta un'altra corona d'alloro. La "Fanfarina Nastro Azzurro di Brescia" ha accompagnato con la sua musica il corteo e i momenti salienti della celebrazione e della funzione religiosa.

Oltre agli Alpini di Bagolino con il capogruppo Elia Bordiga e i Fanti di Bagolino con il loro presidente Roberto Dionisi, erano presenti anche i rappresentanti e le delegazioni di altre armi: Dino Maffessoli (per la Sez. Alpini Monte Suello); Artiglieri di Ponte Caffaro con il presidente Alberto Bordiga; alpini di Ponte Caffaro con il capogruppo Aurelio Bolandini; Maurizio Palazzini per i Marinai di Idro; Carabinieri in congedo e in servizio attivo con il Maresciallo Giovanni Costanzo, Comandante sostituto della Stazione Carabinieri di Bagolino. Presenti moralmente anche i reduci Attilio Fusi e Cherubino Melzani, rappresentati da Giulio Pelizzari, presidente Combattenti e Reduci di Bagolino.

Tra il pubblico presente alla cerimonia anche i parenti di nove soldati deportati, deceduti in campi di prigionia durante la Seconda Guerra Mondiale, insigniti alla memoria di una Medaglia d'Onore al Merito, consegnata dal Prefetto di Brescia Annunziato Vardè al Sindaco d Bagolino e ai rappresentanti degli Alpini, dei Fanti e dei parenti nell'analoga cerimonia tenutasi a Brescia in P.zza Loggia sabato 4 novembre.

Nel corso della celebrazione, che a Bagolino si è tenuta domenica 5 novembre, tali medaglie sono state poi consegnate al termine della funzione religiosa ai parenti dei deportati. Ne ricordiamo i nomi, nella doverosa testimonianza della nostra opposizione ad ogni forma di sopruso, prevaricazione, violenza perpetrati contro l'umanità.

Che il 4 Novembre
rappresenti il dovuto ricordo e rispetto per chi ha perso la vita nelle guerre e un impegno per far crescere sempre più tra noi la cultura della pace.

 ELENCO DEI COMBATTENTI DI BAGOLINO MORTI IN PRIGIONIA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE (1940/1945)

1) Carè Italo Stefano (Artiglieria, deceduto a Buchenwald, anni 30) – ritira il figlio Caré Italo

2) Foglio Rocco (Fanteria, deceduto a Baumfelder, anni 28) – ritira il figlio Foglio Gaetano

3) Foglio Serafino (Fanteria, deceduto a Dortmond, anni 23) – ritira il nipote Lombardi Serafino

4) Salvadori Bortolo (Art. Montagna, deceduto a Eichendorf, anni 21) – ritira il nipote Melzani Adriano

5) Fusi Daniele (Art. Montagna, deceduto in Campo in Germania, anni 23) – ritira il nipote Fusi Giovita

6) Pelizzari Giuseppe (Art. Montagna, deceduto in Campo in Germania, anni 33) – ritirano i nipoti Pelizzari Aldo e Bordiga Fabiola

7) Zanetti Antonio (Art. Montagna, deceduto in Campo in Germania, anni 30) – ritira la nipote Zanetti Marinella

8) Lombardi Pietro (Genio Alpino, deceduto in Campo in Germania, anni 25) - ritira il nipote Lombardi Danilo

9) Pelizzari Luigi (Fanteria, deceduto in Campo in Germania, anni 28) – ritira il nipote Pelizzari Mario

(Le medaglie assegnate dal Prefetto di Brescia sono state otto, la nona è stata assegnata dal Prefetto di Trento)


Fotogallery

Nelle foto di Luciano Saia alcuni momenti della cerimonia


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