Serpenti valsabbini a rischio
di Redazione

In Valle Sabbia, e in particolare nei comuni di Mura e di Pertica Alta, diversi esemplari sono minacciati dall’azione dell’uomo e dai rischi che corrono lungo la strada che costeggia il lago di Bongi. Si auspica un intervento delle istituzioni


Sembra che i serpenti bresciani in generale, e quelli valsabbini in particolare, siano in pericolo.

A segnalare le minacce che incombono su questi animali temuti e poco conosciuti è il naturalista Vincenzo Ferri, che dal 1985 si occupa di ricerca in campo erpetologico, e in Valle Sabbia si è dedicato alla questione della salvaguardia dei rospi bufo bufo.

La scarsa conoscenza, da parte dell’uomo, delle diverse specie di rettili fa sì che spesso siano segnalati come pericolosi anche quelli in realtà innocui, che in questo modo risultano minacciati.

Il naturalista ha scritto a diversi enti, tra cui la Prefettura e la Comunità Montana, per segnalare le criticità rilevate attorno al lago di Bongi, nel comune di Mura e Pertica Alta, dove è attivo un progetto a tutela dei rospi con le Gev di Valle Sabbia e della Provincia di Brescia e il tutoraggio di Enel Power.

La richiesta di un intervento delle istituzioni ha origine dai risultati della ricognizione attorno al lago di Bongi, dalla quale è emerso che i rettili rischiano di soccombere mentre attraversano la strada che lo costeggia. Alla Enel Green Power si richiede inoltre di mettere in sicurezza al più presto gli accessi ai cassoni di sostegno della diga, affinchè anfibi e piccola fauna non vi restino più intrappolati.

È indubbio che una maggiore conoscenza dei serpenti da parte dell’uomo sarebbe decisiva per garantire la biodiversità in questa zona. Per questo è stato proposto un progetto di formazione che coinvolgerebbe in primis le Guardie ecologiche volontarie della provincia, che aggiungerebbero alle loro conoscenze della fauna quelle che riguardano specificamente i serpenti.

Il progetto prevede anche un censimento che possa migliorare la nostra conoscenza della distribuzione delle specie. Si partirebbe da un comune valsabbino, che potrebbe essere Mura.

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