Castagneti da conoscere e valorizzare
di Cesare Fumana

Per far conoscere e valorizzare i boschi di castagne e marroni di Cariadeghe è stato avviato a Serle il progetto Sativa. A causa del previsto maltempo di domenica la castagnata è stata rimandata



L’Amministrazione comunale di Serle ha attivato il progetto Sativa, finanziato da Fondazione Cariplo all'interno del Bando “Ambiente: Comunità Resilienti”, con lo scopo di far conoscere e valorizzare il patrimonio naturale custodito nella riserva naturale dell’Altopiano di Cariadeghe.
Sativa è l’acronimo di: “Selvicoltura, Ambiente e Territorio: Insieme Valorizziamo l’Altopiano”.

Serle è un luogo ricco di ambienti
di notevole pregio, in alcuni casi poco valorizzati, a volte persino poco conosciuti. Eppure, la biodiversità qui è davvero una risorsa alla portata di tutti e infatti per lungo tempo l'economia locale si è basata su produzioni agricole che caratterizzavano il territorio sia paesaggisticamente, sia culturalmente, tanto da essere motivo di attrattiva per turisti e visitatori.

Il progetto Sativa parte proprio dalla voglia di "riappropriarsi" dei beni del territorio, tornando a valorizzarne le potenzialità, creando nuove opportunità di crescita e accoglienza. L'idea del progetto è semplice: il recupero e la gestione delle risorse agricole e naturali possono generare nuove forme di attrattività dell'area, riattivando filiere di prodotto legate alla qualità e ai caratteri identitari dei nostri luoghi. Su questa idea si basa un programma di lavoro intenso (www.serle.info/sativa), che cerca di fornire nuovi strumenti e nuove risorse alla comunità, per attivare un cambiamento che porti ad una maggiore consapevolezza del territorio, nella tutela delle sue ricchezze.

“La prima sfida da affrontare riguarda le foreste di castagno – spiega il sindaco Paolo Bonvicini –, una risorsa storica dal punto di vista sia naturalistico, sia economico, con l'antica produzione del marrone. L'abbandono delle pratiche colturali ha portato ad un progressivo degrado dei castagneti e tale patrimonio, di proprietà pubblica, oggi necessita di urgenti interventi di recupero e gestione, che nel corso del progetto saranno realizzati con grande impegno da parte del Comune, delle aziende agricole e dei privati interessati. Ma la nostra priorità non è solo quella di conservare il castagneto: per noi è cruciale che le ricchezze naturalistiche che si nascondono dentro i castagneti siano conosciute e apprezzate da chi vive sul territorio, perché questi habitat sono anzitutto un Bene Comune e rappresentano la nostra identità”.

Questa domenica 22 settembre era stata organizzata la prima “Castagnata popolare”, una giornata per stare insieme e vivere i nostri boschi, , guidati da esperti naturalisti, alla scoperta dei castagneti e della biodiversità. A causa del previsto maltempo, la manifestazione è stata rimandata a data da destinarsi.

Sarà una delle molte iniziative che si terranno nei prossimi mesi per sviluppare il progetto Sativa.
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