Canti e Transumanza, un'accoppiata vincente
di Marisa Viviani

È stato veramente un successo. L'accoppiata di Canti di Osteria e Transumanza funziona, come ha ben dimostrato il fine settimana bagosso all'insegna dell'integrazione tra le due riuscitissime manifestazioni.


Una ormai nota, La Transumanza, che richiama moltissime persone dalla valle e dalla città; l'altra nata da poco, la Rassegna dei Canti da Osteria, che inizia a farsi conoscere, ma che già riscuote consensi e partecipazione.

Una nella giornata di sabato, animando il paese di voci e canti che attirano la curiosità dei passanti, creano crocchio attorno ai coristi, danno allegria, inducono a fermarsi ad ascoltare; poi a scambiare quattro chiacchiere con gli altri, a unirsi nel canto, bere un bicchiere in compagnia, e chissà, forse anche ad appassionarsi a quest'arte antica del canto corale spontaneo, che nasce dalla storia personale e sociale delle genti e ne trasmette le gioie e i dolori, i ricordi, i pianti e le risate, la fatica, i drammi e i traguardi felici, la voglia di allegria, di amicizia, di amore, di pace.

L'altra nella giornata di domenica, riempiendo il paese di gente curiosa di vedere e capire antiche usanze, ricordare tempi già conosciuti o scoprirli per la prima volta, immergersi in un'atmosfera di vita contadina e montana, che è fatica, impegno, sacrificio, e in questo giorno anche di festa, riposo, incontro, scambio di opinioni e di risate; gente insomma che vuol gustare il sapore di un'esistenza più lenta e rilassata, ed anche gustarne i prodotti, specialmente se di pregio.

Una giornata splendida, calda e soleggiata, un paesaggio autunnale smagliante di colori hanno sicuramente favorito la partecipazione di migliaia di persone, ma la carta vincente di questo fine settimana ottobrino è l'offerta al pubblico di ciò che questo paese è.

Bagolino ha offerto la propria identità di antico paese di montagna, ricchissimo di storia, di arte, di ambienti naturali, di agricoltura e di prodotti di eccellenza, di tradizioni che dal passato sono giunti fino al tempo presente radicandosi nell'esistenza della sua gente e divenendo patrimonio costituzionale della comunità.

Il paese ha anche presentato un'altra faccia della sua realtà, ovvero il piacere della compagnia, del divertimento semplice che nasce dallo stare insieme, ridere, cantare, suonare uno strumento, raccontare storie del passato e del presente, insomma affrontare la vita con una leggerezza che aiuta a superare la durezza dell'esistenza. Un'offerta al pubblico di viaggiatori e visitatori che non ha nulla da spartire con un pacchetto turistico-spettacolare preconfezionato, inventato di sana pianta per far divertire i turisti.

Nessun problema dunque? No, ce ne sono mille, e vanno affrontati, ma una cosa è certa, questa accoppiata è un ottimo punto di partenza per la promozione del paese. E non solo per un'offerta turistica, ma anche, insieme ad altre iniziative di valorizzazione, per una proposta abitativa residenziale. Bagolino potrebbe invertire la tendenza allo spopolamento dei paesi montani: in definitiva, non è forse chiamato "la città di montagna"?

Ringraziamenti

È d'obbligo un sentito ringraziamento a tutti i volontari che hanno lavorato per la gestione delle manifestazioni; in particolare a Michele Novara, presidente della Pro Loco che termina il suo mandato dopo nove anni e che ha preso le ferie per dedicarsi all'organizzazione; ad Ambra Marca e  Nadia Panelli, referenti insostituibili per la Pro Loco; a don Paolo Morbio per l'ospitalità presso i locali dell'oratorio; a Giovanni Pelizzari del Coro Beorum e Nerio Richiedei di Habitar in sta terra, per l'organizzazione della Rassegna dei Canti di Osteria; ai Cori intervenuti gratuitamente per cantare nelle vie del paese; alla giuria dell'ONAF ormai di casa in questa manifestazione; al CAI presente con la sua iniziativa; agli Alpini di Bagolino per l'allestimento dello stand gastronomico e alla loro cuciniera ad honorem Loredana Stagnoli; a Giorgio Foglio ed Emanuela Facchetti con i loro collaboratori per aver cucinato per i cori; ai bambini partecipanti al concorso pittorico "La sfilata delle mucche in paese" e alla giuria che li ha premiati; agli operatori commerciali che hanno aderito alla manifestazione; a tutti i volontari che non possiamo citare e che nemmeno sappiamo quanti siano, ma hanno lavorato e li ringraziamo tutti.

E infine, ma certamente non ultimi, agli allevatori di Bagolino, senza la cui presenza e partecipazione la manifestazione de La Transumanza non esisterebbe.

Fotogallery di Luciano Saia

Addobbi nel paese
Momenti della Rassegna dei Canti di Osteria
Figuranti negli abiti tradizionali
La transumanza
"La sfilata delle mucche in paese" nei disegni dei bambini


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