Gradite sorprese
di Elio Vinati

Pescare non vuol dire solo catturare pesci, ma anche sviluppare un forte senso di rispetto verso madre natura e consapevolezza di farne parte


La nostra passione ci porta a stretto contatto con la natura permeata dalle sue leggi inderogabili e immutabili. Molto spesso infatti quando mi trovo in un bellissimo torrente di montagna ho come l'impressione di essere un intruso in un ecosistema così affascinante e al tempo stesso fragile.

Pescare non vuol dire solo
catturare pesci, ma anche sviluppare un forte senso di rispetto verso madre natura e consapevolezza di farne parte.

Certo è che l'emozione di ingannare una fario con una mosca costruita da te lanciando proprio sotto quel ramo di larice dove la trota sta bollando è impagabile. Oppure quando una marmorata aggredisce con decisione un minnow ben manovrato, la soddisfazione è smisurata.

La passione alieutica riserva inoltre sorprese inaspettate. Ad esempio, nell' estate appena trascorsa, mentre compivo un largo giro attraverso il bosco al fine di aggirare una gola formata dal torrente, scorgevo dinanzi a me uno splendido fungo porcino. Emergeva in tutta la sua imperiosità vicino a un possente abete e mentre lo coglievo sembrava guardarmi con un certo sussiego.

La ricerca dei funghi, nel mio caso i boleti, accompagna spesso quella per la pesca in quanto accomunate dal piacere di vivere e rispettare la natura. E quando la cattura di un salmonide è suggellata dal ritrovamento di un edulis la gioia raddoppia. Alla prossima gradita sorpresa...
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