Lago di Garda, i livelli preoccupano ancora
di Redazione

Complice un autunno meno piovoso di quanto si sperava, la preoccupazione per i livelli del lago non accenna a diminuire. Servono interventi strategici


Nonostante sia stato raggiunto, durante la stagione estiva, l’obiettivo di soddisfare le esigenze irrigue e turistiche, la preoccupazione per i livelli del lago di Garda non sembra destinata a diminuire. Chi confidava in una stagione autunnale abbastanza piovosa da contrastare in breve tempo gli effetti dannosi della siccità estiva, purtroppo si è trovato di fronte a una realtà ben diversa dalle aspettative, almeno per ora. 
 
Dalla Comunità del Garda fanno sapere che sarà l’acqua il vero problema delle future generazioni, e che il Garda va preservato perché, con i suoi 50 km cubici, rappresenta il 40% dell'acqua dolce del Paese, un serbatoio enorme di acqua buona senza insediamenti industriali e grandi città. 
 
Saranno necessari interventi strategici, come la costruzione di serbatoi in cui convogliare l’acqua piovana di riserva in caso di siccità. Anche l’agricoltura, fa sapere la Comunità del Garda, richiederà un cambiamento di usi e mentalità: razionalizzazione dei sistemi irrigui, risparmio di acqua con sistemi a pioggia – evitando quelli a scorrimento – e incentivazione delle agricolture meno bisognose di acqua.  
 
Anche secondo i monitoraggi di Legambiente Lombardia, quest’estate nel Garda si è verificata una portata del 50% in meno rispetto agli anni scorsi, e grazie alla collaborazione con il Consorzio del Mincio il lago non è mai sceso sotto i 30 cm sopra lo zero idrometrico.

Nonostante ciò, le previsioni per il futuro non sono positive.
 
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