Obiettivo: referendum provinciale
di red.

«Escludere il profitto dalla gestione dell’acqua» con un referendum provinciale. E’ l’obiettivo per cui si sta muovendo il Comitato Referendario Acqua Pubblica. Con ottime prospettive di poter votare la prossima primavera



A tre mesi dal deposito formale presso gli Uffici della Provincia del quesito referendario sulla forma di gestione del servizio idrico integrato, il Comitato Referendario Acqua Pubblica annuncia di aver raggiunto un primo, fondamentale risultato.

«Il quorum fissato a 25 delibere comunali
per almeno il 3% degli aventi diritto al voto della Provincia di Brescia è stato raggiunto e superato di slancio» affermano Mariano Mazzacani, Francesco Raucci e Marco Apostoli in una nota diffusa nei giorni scorsi.

E aggiungono: «Sono oltre 50 i Consigli comunali di altrettanti Comuni della nostra provincia, dalla Valcamonica alla Valsabbia, dal Garda al Sebino, dalla Bassa bresciana all’Alta Valtrompia, che hanno deliberato a favore della iniziativa referendaria per sventare la minaccia che la gestione del servizio idrico dell’intero territorio provinciale finisca, sostanzialmente e definitivamente, in mani private».

Numeri pesanti visto che si è più che doppiato il quorum riguardante il numero delle delibere, mentre il numero degli aventi diritto è oltre 6 volte il quorum.

«Un traguardo, per nulla scontato,
che ci consente ora di affrontare con ancor più decisione l'esame della commissione Provinciale che dovrà pronunciarsi sull'ammissibilità del referendum».

«Questo passaggio cruciale è la vera spada di Damocle sulla nostra iniziativa, dal significativo valore politico ed è l'ultimo ostacolo che si frappone allo svolgimento del referendum» aggiungono.

Ricordando che: «Su questo punto ricordiamo che la commissione di Garanzia che dovrà valutare l’ammissibilità del quesito referendario avrebbe dovuto insediarsi alla nomina del Consiglio Provinciale. Ad oggi invece non è dato a sapere chi ne farà parte. Sappiamo solo che i componenti devono essere dotati di idonea competenza in materia giuridica, con particolare riferimento al diritto amministrativo e costituzionale ed all’ordinamento degli enti locali, come da regolamento provinciale su referendum».

«Superato quest'ultimo scoglio
la nostra campagna si farà concreta e sarà possibile convocare per la primavera prossima il referendum popolare accorpandolo ad altri appuntamenti elettorali come stabilito dall’art. 14.3 del regolamento provinciale».

«La consultazione risponde all’esigenza di consegnare alle cittadine ed ai cittadini bresciani l’ultima e definitiva parola in merito ad una scelta – quella relativa, appunto, alla forma che dovrà assumere il soggetto gestore del servizio idrico – che per i prossimi trent’anni determinerà la vita di tutti noi e delle generazioni future».

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