Lavoratori in somministrazione al posto dei voucher
di Redazione

Accresce l’interesse delle imprese bresciane per questa forma contrattuale a tempo determinato a seguito della “stretta” sui voucher


Secondo i numeri dell’Osservatorio AIB-Agenzie per il lavoro
, riferiti alle richieste delle imprese della provincia di Brescia, nel secondo trimestre del 2017 la domanda di lavoratori in somministrazione è cresciuta del 15% rispetto all’analogo periodo del 2016.

Si tratta di un’evoluzione significativa,
che rispecchierebbe, da un lato, gli evidenti progressi del quadro ciclico locale e, dall’altro, l’accresciuto interesse da parte delle imprese per la forma contrattuale della somministrazione a tempo determinato, anche alla luce della “stretta” sul lavoro occasionale (i cosiddetti “voucher”) recentemente attuata dal legislatore.

Questa dinamica va letta in sostanziale continuità con quanto sperimentato nel trimestre precedente, quando la domanda delle aziende aveva mostrato un incremento del 16% tendenziale.

Al momento non sono disponibili informazioni sull’evoluzione tendenziale per gruppo professionale e per singolo profilo lavorativo (lo saranno a partire dal terzo trimestre 2017), tuttavia è possibile fornire una fotografia in merito alla composizione della domanda.

In sintesi, le richieste di personale non qualificato intercettano oltre un terzo della domanda complessiva (36,2%), seguite dagli addetti al commercio (21,4%) e dai conduttori d’impianti (19,0%).

Il dettaglio dei profili professionali vede primeggiare il personale non qualificato in imprese industriali (26,4% delle richieste complessive), seguito a netta distanza dai camerieri di ristorante (9,8%), dagli addetti macchine per lavorazioni metalliche (6,1%) e dagli addetti consegna merci (4,4%).

Per quanto riguarda le difficoltà di reperimento dei lavoratori in somministrazione, non si segnalano tensioni particolari, a eccezione di alcuni profili appartenenti ai tecnici (tecnici in campo ingegneristico), agli operai specializzati (fabbri, fonditori, saldatori, montatori, manutentori) e ai conduttori d’impianti (operatori impianti trasformazione metalli).
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