A Bione il terremoto fa meno paura
di val.

Il piccolo Pietro ha afferrato le forbici e “zac”, con l’aiuto del sindaco Franco Zanotti, ha tagliato il nastro tricolore


Un gesto simbolico che ha accolto la scuola nuova di Bione.
Nuova per Pietro, che frequenta la prima elementare, nuova per tutti perché finalmente è stata migliorata strutturalmente per sopportare i terremoti.

Un intervento a tempo record, col cantiere aperto il 12 giugno e la scuola riconsegnata, come nuova, ridipinta e anche bella pulita, l’8 di settembre. In tempo perché le lezioni potessero regolarmente incominciare.

«Un’opera che non era prevista nel nostro programma elettorale, ma che ci siamo ritrovati a dovere affrontare dopo un sopralluogo: adeguare scuola e municipio alla normativa introdotta nel 2008» ha detto il sindaco Zanotti ringraziando l’Assessorato regionale alla Protezione civile Simona Bordonali per aver inserito il progetto bionese fra quelli meritevoli di finanziamento.

Circa 200 mila euro che sono serviti per rinforzare i pilastri con fibra di carbonio ed il resto della struttura con inserti in acciaio, come ha messo in evidenza l’ing. Andrea Zanardi, il tecnico che ha curato le operazioni, dal progetto fino alla consegna.

Per l’occasione, insieme ai bambini che hanno avuto modo di esprimere con canzoni e scenette tutta la loro gioia, con gli insegnanti e le famiglie, hanno presenziato alla cerimonia il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Mario Maviglia, il preside Aristo Andus ed il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Giovanmaria Flocchini, mentre è toccato al parroco don Aurelio di impartire la benedizione sui locali e sulle persone.

«Volontà, attenzione, sinergia, sono le parole chiave grazie alle quali si riescono ad ottenere questi risultati, nonostante le difficoltà di odine finanziario in cui versano gli enti locali» ha messo in evidenza Flocchini, mentre il preside, nel suo intervento, dopo aver chiesto ai bimbi se in questa giornata speciale erano felici, ha detto che «l’amore e l’amicizia hanno bisogno di vicinanza fisica e la scuola in questo senso è una grande palestra, grazie alla quale è possibile evitare la pericolosa deriva nell’egoismo».

«Una scuola bella e sicura aiuta i bambini a stare meglio e quindi a sviluppare le proprie potenzialità» così ha detto Mario Maviglia, ricordando che utilizzare risorse nella scuola non è da considerare una spesa, ma un investimento.
E che nel caso specifico «il “ritorno” sarà in crescita culturale e spirituale della comunità bionese».

«Solo in provincia di Brescia, per adeguare le strutture pubbliche ai rischi da terremoto – ha affermato in una nota l’assessore regionale alla Protezione civile Simona Bordonali -, abbiamo investito 5,5 milioni di euro. Gli interventi oggetto di contributo sono stati 16, localizzati in 13 Comuni. Stiamo lavorando perché nei prossimi anni vengano assegnate nuove risorse, sia nazionali sia regionali».


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