The Devil's Candy
di Elena Ferremi

Jesse, pittore metallaro, decide di trasferirsi con la moglie Astrid e la figlia Zooey in una casa di campagna in Texas, dove, precisa l'agente immobiliare, sono avvenute due morti.


Qui Jesse viene ispirato
da un estro artistico altamente inquietante e le stranezze della casa si fanno sentire sempre più, finché una sera bussa alla porta un uomo, il figlio dei precedenti proprietari, disturbato mentalmente da qualcosa più grande di lui.

La vena metal che anima questo film gli conferisce una forte personalità, che spicca fra i tanti horror che al momento occupano il grande schermo.

L'idea di fondo,
la possessione demoniaca, è stata utilizzata più e più volte, ma la creatività di Byrne la rende molto originale, fondendo il senso di ansia ad un'iconografia diabolica molto forte.

Il visivo fa da padrone: l'inquietudine deriva non solo dall'angoscia della trama, ma anche dai particolari quadri dipinti da Jesse. Immagini intense, che lasciano pensare ad un epilogo anche peggiore.

Da sottolineare non solo la bravura di Ethan Embry, nei panni di un uomo combattuto fra l'amore per la sua famiglia e un'incontenibile e malsana ispirazione artistica, ma anche di Pruitt Taylor Vince, che interpreta alla perfezione l'omaccione con problemi mentali, mosso alla violenza da voci nella sua testa.

Il montaggio è qui fondamentale per la suspance: gli stacchi scenografici, compiuti magistralmente, accompagnano l'opera fino alla conclusione, senza mai permettere allo spettatore una tregua dall'ansia.

REGIA: Sean Byrne
ANNO: 2015 (nelle sale italiane dal 7 settembre 2017)
CAST: Ethan Embry, Shiri Appleby, Kiara Glasco, Pruitt Taylor Vince
GENERE: horror
DURATA: 90 minuti
GIUDIZIO: ■■■□□
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