Da ieri, martedì 12 settembre, la Biblioteca Civica ha provveduto a far posizionare in alcuni punti di Salò delle "Casette libera libro". I cittadini troveranno al loro interno dei libri che potranno prendere e scambiare con altri, seguendo la regola “libro che prendi, libro che doni“. 
 

L’idea è quella di promuovere una biblioteca vivibile anche al di fuori degli spazi istituzionali, creando luoghi di promozione alla lettura a disposizione di tutti che diventino anche punti di aggregazione sociale, occasione di lettura e scambio.
 

I libri possono essere presi e depositati da chiunque. Si pensa che l'iniziativa possa innescare processi socialmente interessanti: grazie alle casette di libri, infatti, le persone avranno modo di incontrarsi (capitale sociale), di leggere di più e di scoprire altri generi letterari (capitale culturale), di sviluppare legami di reciprocità e di favorire le relazioni intergenerazionali, interculturali e interclassiste. Bambini e anziani, locali e stranieri, ricchi e poveri potranno incontrarsi fisicamente e nello stesso tempo “letterariamente”.
 

L’idea è partita dagli Stati Uniti, dove Todd Bol ha costruito nel 2009 la prima “Little Free Library”. Dopo aver posizionato il primo prototipo lungo una pista ciclabile, Bol e un altro americano, Rick Brooks, hanno creato la prima rete in grado di catalogare e associare tutte quelle esistenti nel mondo. In pochi anni, tramite il passaparola, l’idea si è diffusa in tutti gli Stati Uniti fino ad arrivare in Europa e infine nella nostra città.
 

I luoghi individuati dalla Biblioteca di Salò, promotrice dell’iniziativa, sono il Parco Ebranati in via Pietro da Salò, lo spazio denominato “sgambamento cani / orti comunali” in via Anime del Purgatorio e il Parco Pubblico nella frazione di Villa di Salò in via Filippini. Da ricordare inoltre la “Carriola del Bookcrossing”, già attiva in via Fantoni, all’entrata della Biblioteca.