«Fare Montessori» oggi
di Tatiana Mora

Sempre più scuole hanno in progetto di aprire sezioni montessoriane; di Montessori se ne sente parlare oggi più di ieri e nelle librerie interi scaffali pullulano di suoi libri...


Ma cosa significa fare Montessori oggi? Su cosa si basa un metodo così noto e diffuso nel mondo e finora così poco riconosciuto in Italia? Si tratta di una pedagogia olistica, che riguarda cioè il bambino a 360° da un punto di vista fisico osservandone e studiandone il movimento e, da un punto di vista psichico, seguendone lo sviluppo cognitivo.

Il bambino è al centro con tutte le sue passioni, inclinazioni e bisogni e, proprio spinto da questi ultimi, contribuisce alla formazione del suo carattere e della sua persona; in un ambiente organizzato e costruito a sua misura, dove i materiali sono esposti e a sua disposizione, il bambino si muove e con le mani, che Maria Montessori considerava l’organo dell’intelligenza, apprende.  

La maestra è umile e regista in questo mondo; è lì, silenziosa e a disposizione se c’è bisogno ma ha la prudenza di rispettare i tempi del bambino e di non intervenire in ogni istante senza valido motivo.

Sembra tutto così idilliaco a parole e subito vengono in mente le aule così diverse della scuola tradizionale, con la cattedra, i banchi, la maestra dalla voce forte; è solo un altro modo per apprendere, tutto qui. Ognuno di noi e ognuno dei nostri bambini ha un diverso stile cognitivo per cui si possono trovare strategie metacognitive differenti che meglio rispondano alle proprie esigenze.

In Valle Sabbia ce n'è una anche a Roè Volciano.
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