«Pesca del sorriso» presso i laghetti delle Ferrate di Casto
di Federico Maifredi

Per il terzo anno il Cral dell’Alfa Acciai spa di Brescia ha accompagnato alcuni ragazzi affetti dalla sindrome di Down dell’associazione Brixia Smile per una giornata fra la natura


Sabato scorso, 9 settembre, presso i laghetti delle ferrate di Casto i ragazzi affetti dalla sindrome di Down dell’associazione Brixia Smile si sono prodigati nella pesca alla trota.
Il Cral dell’Alfa Acciai spa di Brescia, con infinito piacere, è riuscito a riportare i ragazzi della Brixia Smile in quest’angolo di paradiso e con le canne in mano hanno dato l’assalto ai laghetti, con l’intento di catturare più trote possibili.

Arrivati di buon mattino prepariamo il campo di pesca e attendiamo con ansia i ragazzi con gli occhi rivolti al cielo pregando Dio che non piova.
Eccoli arrivare con i loro genitori e con delle buonissime torte preparate dalle sapienti mani delle mamme dei ragazzi.
Nell’aria c’è un profumo di dolci fatti in casa che ci prende per la gola e ci invita a fare un’ottima colazione tutti insieme.

Dal campanile della chiesa vicino si sentono i rintocchi delle campane che suonano le dieci, i trepidanti provetti pescatori sono tutti ai lori posti pronti per l’inizio della pesca.
Uno, due, tre, giù le canne, ed ecco, dopo pochi istanti le prime grida di gioia: l’ho presa, l’ho presa!!! E così via via, uno dopo l’altro, felici nel riuscire a catturare l’ambita trota.

Arrivato mezzogiorno
e la fine della pesca, ci siamo spostati per una pizza tutti in compagnia presso il ristorante pizzeria in Valle Duppo.
Qui abbiamo passato il pomeriggio, tra una canzone e l’altra cantate dai ragazzi che si son divertiti un mondo.
Anche quest’anno vorremmo mandare un messaggio: guardate bene, le persone con sindrome di Down, hanno le stesse esigenze di chiunque altro: studiare, lavorare, avere delle opportunità, far sentire la propria voce ed essere ascoltati. Certo, possono aver bisogno di un sostegno - che qualche volta significa assistenza vera e propria - ma questo non cambia la natura di quelle esigenze, cioè non rende "speciali" dei bisogni semplicemente umani.

Una comunità
di cui le persone con sindrome di Down sono parte integrante è preziosa, capaci come sono di insegnarci ogni giorno a guardare il mondo con il loro sguardo, il loro stupore.
Il più grande insegnamento che ho tratto dall’averli conosciuti è il rapporto speciale che hanno con il tempo. Le loro azioni sono scandite da tempi molto più ampi dei nostri, perché con una semplicità spiazzante le riempiono di dedizione e cura, impiegando tutto il tempo necessario per farle al meglio. A differenza di noi, loro sono ancora capaci di godersi gli attimi nel momento in cui accadono.
I loro sorrisi sono una gioia contagiosa, che non ha paura delle difficoltà che ci sono e sono anche tante per le persone con sindrome di Down, ma non abbastanza da spaventarli.

Per finire, come dice l’attore Paolo Ruffini: “Chi frequenta i down sa che hanno una grande confidenza con la vita, con la fisicità, con la bellezza. Sono davvero i ragazzi più up che conosco, mentre in giro per la strada trovo tanti down incazzati con la vita, persone che non sono abili al sorriso, ad accorgersi della bellezza”.

Un ringraziamento particolare va fatto agli amici delle ferrate di Casto che anche quest’anno ci hanno dato la possibilità di pescare, al sig. Tarcisio Zanetti che attraverso mille peripezie è riuscito a recuperarci le trote per poter pescare e al ristorante pizzeria del tiro a volo Valle Duppo per la loro disponibilità ad accoglierci e sopportarci per tutto il pomeriggio, grazie a tutti di cuore


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