In due a gambe all'aria
di red.

Non è chiaro come sia potuto accadere e certo questa volta non sarebbe a causa dell’asfalto consunto: due i motociclisti finiti in terra nel percorrere una curva lungo la Sp 669. Aggiornamento ore 7:30



L’incidente è avvenuto oggi pomeriggio poco dopo le 14.
A quell’ora, un gruppo di motociclisti austriaci tutti quanti in sella a coreografiche e costose moto “custom” stavano scendendo la Valle del Caffaro per raggiungere il lago d’Idro.

La caduta di due di loro, entrambi sessantenni, è avvenuta per cause ancora da chiarire lungo una delle curve in salita che permettono di arrivare alla santella del “Parantà”, dove poi si scende fino a Sant’Antonio.

Sono caduti, esattamente
, lungo la prima delle curve che “ospitano” il nuovo asfalto, quello particolarmente abrasivo e anticaduta, sistemato a bell’apposta dalla Provincia per limitare gli effetti deleteri dell’umidità che il qual tratto di strada sarebbe stata chiamata in causa come corresponsabile in numerose cadute in moto.
Questa vola la causa è stata certamente diversa.

Sul posto sono intervenute due ambulanze
da Ponte Caffaro e da Vestone, per il doppio ricovero avvenuto all’ospedale di Gavardo in entrambi i casi con codice “giallo”.

In loco anche gli operai del Servizio di manutenzione strade della Provincia, che hanno deposto in abbondanza del materiale assorbente, così da evitare ulteriori cadute sull’olio sversato copiosamente da una delle due motociclette.

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Aggiornamento ore 7:30

Non siamo riusciti ad arrivare sul posto e le foto arrivate in redazione ci avevano tratto in inganno: ci sembrava che nel punto dove sono caduti i due motociclisti austriaci l'asfalto fosse stato posato da poco.
Non è così: proprio lì l'asfalto è ancora quello vecchio e consunto, la sede stradale è giocoforza rimasta scivolosa, soprattutto quando è bagnata.
Grazie ai lettori che ce l'hanno segnalato.

Ubaldo Vallini



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