In 4000 per la «Desmalgada»
di e.p.

Nuovo record di presenze al tradizionale evento, tenutosi la scorsa domenica sull’altopiano di Boniprati


L’amore per la montagna e il mondo contadino segna un altro punto a suo favore: la terza edizione della «Desmalgada» ha riscosso un grandissimo numero di adesioni. La scorsa domenica, 3 settembre, lungo la Piana di Boniprati sono transitate circa 4000 persone provenienti dal circondario, ma non solo; oltre a queste, altre 180 tra organizzatori e figuranti.
 
Complicato trovare un posto auto, nonostante il buon livello di organizzazione. Presenti in maniera massiccia Vigili del Fuoco, Polizia Locale e Carabinieri. 
 
Tra le novità di quest’anno c’è stata la fattoria didattica (Cascina dei Popi), gestita e curata dalla associazione “Quadrifoglio”. Al suo interno i bambini hanno avuto l’opportunità di ritrovarsi e di toccare con mano la vita di stalla, oltre che quella di portarsi a casa il tanto sospirato grembiule del malgaro.
 
«Direi che gran parte del merito va sicuramente attribuito ai malgari Daniel Bugna, Andrea Coccoli, Sergio Chiodi, Luca Schivalocchi e Anna Maria Soncina: senza la loro presenza e il loro impegno sarebbe stato impossibile fare quanto abbiamo fatto» , ci tiene a precisare Paolo Franceschetti, vice sindaco di Pieve di Bono e Prezzo.
 
A organizzare e gestire il tutto i comuni di Castel Condino, Pieve di Bono e Prezzo, le Pro Loco, l'Asuc di Cologna e i gestori delle malghe con il patrocino dell'ente Bim del Chiese, il Consorzio turistico e l'iniziativa “Malghe aperte”.
 
Sono state un centinaio le mucche da latte a sfilare, oltre a capre ,cavalli e asini. A seguire, una coreografia unica e tanti stand in cui poter trovare di tutto: formaggi, insaccati di selvaggina, miele e molti altri prodotti, tutti rigorosamente caserecci o di malga.  
 
Sei le casette dove poter visionare e acquistare, e a parlare per tutti è Valter Scaia, noto alimentarista di Prezzo. «Personalmente posso considerarmi soddisfatto, e penso che possano esserlo anche i colleghi. Salumi e formaggi sono andati a ruba, come del resto i prodotti dell' Agritur La Meta e di Val Daone con sciroppi e marmellate. Non è stata da meno Teresa Cosi, il cui figlio Daniel gestisce una malga, e hanno riscosso grande successo anche i punti vendita riconducibili ai malgari di Table e Clef».  
 
Il consigliere provinciale Mario Tonina, che mantiene pur sempre la sua vocazione contadina, aggiunge: «Bravi gli organizzatori, ma forse ancor più i malgari, che hanno saputo proporre e mostrare la loro vita di tutti i giorni».
 
Grande affluenza all'ora di pranzo anche ai due ristoranti "Da Renzo" e al "Rifugio Lupi di Toscana", come pure al gruppo poletari di Castello.
 
Le realtà musicali di riferimento sono state la banda San Giorgio di Castel Condino e la Bòhmische Judicarien. 
 
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