«Insoliti incontri», si parte da Idro
di Federica Ciampone

Sarà la Pieve di Idro a ospitare la prima delle tre opere che usciranno dalla Collezione Paolo VI – arte contemporanea di Concesio per fare mostra di sé in Valle Sabbia. VIDEO



Valorizzare alcuni luoghi significativi della realtà culturale locale attraverso la contaminazione con l’arte contemporanea. È quanto si propone il progetto  «Insoliti incontri. Contaminazioni d’arte lungo il fiume Chiese», che raccoglie tre mostre temporanee curate dal Sistema Museale della Valle Sabbia in collaborazione con la Collezione Paolo VI di Concesio. 
 
La prima sede scelta per l’ambizioso progetto è la Pieve di Santa Maria ad Undas di Idro, che da questa sera – venerdì 1 – fino al 17 settembre ospiterà il “Battesimo” di Jean Guitton (1976), una delle figure filosofico - letterarie più rappresentative del pensiero cattolico del Novecento. 
L’opera – come avverrà nei prossimi mesi per “Il Vincitore” di Elidoro Coccoli a Capovalle e “Il vitello d’oro” di Emilio Isgrò a Bagolino – è inserita per coerenza tematica nella location che l’accoglie.

La peculiare posizione di Idro giustifica l’esistenza di una delle Pievi più importanti per la vastità del territorio che ad essa faceva riferimento: vi convergevano infatti i fedeli di Vestone, e forse di Nozza, di Lavenone, di Treviso, di Capovalle e di Anfo.
 
“Il richiamo simbolico al tema liquido è esibito, nell’opera del filosofo, tanto nella scelta iconografica che nella materia pittorica. Striature acquose, da cui a tratti emergono i soggetti della tradizione biblica,  definiscono, in un pattern complesso e al tempo stesso evanescente, il sacramento battesimale, amministrato da San Giovanni sulle rive del Giordano. La colonna rossa, di fuoco, che lo raffigura nel gesto di imporre il braccio sul capo etereo del Cristo, intercetta e taglia, al contempo, lo spunto arboreo, alludendo, come già in altre opere di Guitton, alla Trinità. Collocata nell’area absidale, a fianco dell’eccezionale pala marmorea quattrocentesca, la raffinata opera si lega coerentemente alla dedicazione dell’antica pieve che sorge sulle rive del lago d’Idro, richiamandone il consolidato ruolo strategico di amministrazione del territorio, e simbolico, nell’assunto ruolo salvifico dell’iniziazione cristiana”, scrive Michela Valotti.
 
Jean Guitton (Saint Etienne, 1901—Parigi, 1999), letterato e filosofo, incontra per la prima volta Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, l’8 settembre 1950. Montini aveva apprezzato il suo libro “La Vergine Maria” tanto da salvarlo dall’Indice dei Libri Proibiti; il futuro Papa si fece promettere da Guitton che in quella data, tutti gli anni, sarebbe tornato a trovarlo. Ciò avvenne fino alla morte del pontefice, sopraggiunta nell’agosto 1978. 
 
L’inaugurazione dell’evento si terrà questa sera alle ore 20, seguita da un concerto offerto dal gruppo vocale “In Corde Musicae”, che ha predisposto un programma apposito sotto la direzione del Maestro Marcella Mandanici. “Jean Baptize Jésus”di Guitton potrà essere ammirato nella Pieve di Idro ogni venerdì dalle 20 alle 22, il sabato e la domenica dalle 15 alle 18.
 
Tante saranno le iniziative gratuite “collaterali”. Il 2 settembre alle ore 17 è prevista una visita guidata con Federica Bolpagni, storica dell’arte, mentre alle ore 20:30 il prof. Alfredo Bonomi terrà la conferenza “Un sistema di Pievi, da Condino a Pontenove. Arte e architettura lungo il fiume Chiese”.
Il 9 settembre alle ore 20:30 sarà don Raffaele Maiolini a tenere la conferenza “Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza (Is 12,3). Il simbolismo dell’acqua nella Bibbia”. Il 17, sempre alle 17, ci sarà un’altra visita guidata con Federica Bolpagni. 
 
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