Siccità, situazione critica anche in alpeggio
di Redazione

Il gran caldo e la mancanza di precipitazioni stanno costringendo gran parte dei malgari lombardi a rientrare in anticipo. A Bagolino si spera nelle piogge settembrine


Caldo, negli alpeggi scatta il “tutti a casa” con dieci giorni di anticipo. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia sui pascoli di montagna, dove quest’estate le alte temperature senza pioggia hanno tagliato del 20% la produzione di erba per il bestiame.
 
“Nelle nostre zone la maggior parte degli malgari ha dovuto anticipare il ritorno a valle a causa della mancanza di precipitazioni che ha compromesso i pascoli” dice Francesca Monaci, allevatrice  e presidente del Consorzio Produttori Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana (Bergamo). Ma c’è anche chi ha deciso di resistere in attesa della pioggia: “Alcuni stanno cercando di prolungare il periodo in alpeggio, molto dipenderà se pioverà nei prossimi giorni per il ricaccio dell'erba”, spiega Francesca Monaci. 
 
E Francesco Stagnoli di  Bagolino, con circa 100 vacche e 80 capre in alpeggio a Bagolino (Brescia), conferma: “Per il momento non abbiamo l’intenzione di scendere anche se l’erba adesso manca, siamo in attesa di piogge settembrine per fare in modo che il tappeto erboso si rinvigorisca, se tutto procede in questo modo rientreremo indicativamente con le tempistiche dell’anno scorso o qualche giorno prima verso inizio ottobre”.
 
Una situazione di allerta che riguarda circa 600 alpeggi lombardi con oltre 800 malghe – spiega la Coldiretti Lombardia – la maggior parte delle quali concentrate in provincia di Sondrio (37), Brescia (30%), Bergamo (24%), Como (8%), Lecco (8%), ma presenti anche nel Pavese. In tutta la Lombardia i prati a pascolo superano i 109mila ettari, di cui quasi la metà in provincia Sondrio, 27 mila ettari nel Bresciano, 21 mila ettari nella Bergamasca, quasi 10 mila in provincia di Como, oltre 2.600 nel Lecchese e 500 ettari in provincia di Pavia. Appezzamenti a pascolo sono presenti anche a Varese (257 ettari), Mantova (146 ettari), Cremona (103 ettari), Milano (42 ettari), Lodi (22 ettari) e Monza Brianza (12 ettari).
  
140717_Malga_Bruffione.jpg